La prossima cura per le malattie infettive virali potrebbe usare i gemelli digitali umani. Di che si tratta?

Conoscenza della meccanica, osservazione dei dati, analisi dei casi clinici e utilizzo dell’intelligenza artificiale. Sono gli ingredienti per la cura delle malattie infettive virali del domani. È questo quanto sostenuto da Reinhard Laubenbacher, ricercatore dell’Università della Florida. In un suo studio, pubblicato sulla rivista Science, mostra che questi ingredienti ostacoleranno la prossima pandemia. Ciò grazie ai gemelli digitali umani. Di cosa si tratta? E quali sono i vantaggi?

La cura per le malattie infettive virali del domani

Secondo Laubenbacher, per la cura delle malattie infettive si useranno le tecnologie applicate all’aeronautica e all’industria. Si chiamano digital twin (gemelli digitali) e sono dei modelli che riproducono al computer il funzionamento dei componenti, ad esempio, di un aereo. Questo permette di prevedere i problemi futuri a cui potrebbero andare incontro, intervenendo in anticipo. Questa tecnologia – continua il ricercatore – può essere applicata anche all’uomo per ricreare il funzionamento degli organi in maniera fedele. In tal modo, si potranno prevedere le loro alterazioni, intervenendo in anticipo sui problemi, in particolare quelli causati dai virus. Ma è ancora troppo presto per usare i gemelli digitali nella cura delle malattie infettive.

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I limiti economici della tecnologia

Oggi come oggi è ancora difficile, infatti, realizzare questa tecnologia per le malattie infettive virali e, quindi, per le pandemie. Il motivo principale è il costo. In un’intervista raccolta da Explore – la rivista scientifica dell’Università della Florida, n.d.r. – Laubenbacher sostiene che la spesa per realizzare questa tecnologia si aggira tra i 50 e i 200 milioni di dollari. “Sono un sacco di soldi – ammette il ricercatone nell’intervista – Ma d’altra parte, non è una quantità enorme se si considera il potenziale beneficio“.

Ma quali sono i vantaggi di questa tecnologia per la cura delle malattie infettive?

I vantaggi dei gemelli digitali

In primo luogo, si potrà creare una cura personalizzata più veloce ed efficace rispetto a quelle attuali. Infatti, i gemelli digitali permetteranno ai medici di prevedere, tramite una simulazione fedele, il comportamento del virus e del vaccino sul corpo umano. Non ci sarà, quindi, la necessità di sperimentare la relativa cura direttamente sul paziente.

Per quanto riguarda i virus, sarà possibile creare una cura per impedirne la diffusione da persona a persona. Come? Prevedendo il comportamento del virus sulla popolazione. Inoltre, si potranno creare dei vaccini su misura per ciascuna persona.

Con i gemelli digitali si potrà bloccare la pandemia del futuro e trovare, così, una cura più efficace contro le malattie infettive. Lo stesso obiettivo che si pone di raggiungere il primo vaccino open source. 

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Dario Portaccio

Dario Portaccio

Laureato in Informazione, Editoria e Giornalismo, oggi collaboro con BuoneNotizie.it grazie al percorso di formazione biennale dell'Associazione Italiana Giornalismo Costruttivo, con cui sono diventato giornalista pubblicista.

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