La qualità della vita e dell’ambiente in cui vivere sono da sempre una delle priorità dell’Unione Europea. Rappresentano infatti una delle sei attività principali del programma di lavoro della Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro (Eurofund) del periodo 2021-2024. Oltre alla legislazione della Commissione europea, che recentemente ha disposto nuove misure volte a limitare i danni alla salute dell’amianto, sono fondamentali anche le innovazioni tecnologiche per una qualità della vita migliore.

L’innovazione tecnologica urbana danese. Brøndby: la “città giardino”

Brøndby, un sobborgo a sud-ovest di Copenaghen, è una “città giardino”. Si tratta di un’innovazione tecnologica urbana che prevede uno spazio urbano organizzato in maniera insolita. Nella cittadina danese sono stati previsti 24 spazi concentrici divisi a spicchi in cui è stata costruita una casa con un giardino dove è possibile coltivare un orto e questo è proprio un cardine di questa innovazione urbana. Infatti i cittadini danesi affittano questi spazi in primavera ed estate per poter evadere dal cemento e dall’inquinamento delle città e ritemprarsi nella natura.

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Nel sobborgo di Copenaghen ci sono oltre 300 giardini con altrettante abitazioni disposti a raggiera e hanno previsto anche delle aree verdi comuni, dove in molti hanno deciso di coltivare frutta e verdura collettivamente o singolarmente, a km zero. Un progetto simile e antecedente quello di Brøndby si trova a Naerum a nord della capitale danese, dove sono presenti giardini ovali.

Le città giardino rappresentano un’innovazione tecnologica importante per il nostro presente e futuro. Possono integrare sostenibilità e miglioramento della qualità della vita, grazie alla creazione di spazi verdi dove le persone possono ritrovare tranquillità e socialità, altrimenti perse nelle caotiche e inquinate metropoli odierne.

Brondby Garden City

Brondby Garden City (fonte: https://mydaytrip.com/discover/location/brondby-garden-city)

Ridurre gli sprechi d’acqua

Secondo un rapporto Istat del 2020, oltre un terzo del volume di acqua che parte dalle fonti originarie, non raggiunge l’utente finale. Questo il grosso problema che riguarda le reti idriche pubbliche in Italia e che dopo la secca estate appena trascorsa risulta ancora più grave. Un’azienda italiana, la Pipecare srl, nata nel 2017 si è posta la missione di trovare un’innovazione tecnologica per risolvere il problema della dispersione delle reti di distribuzione idrica.

Trenchless Automated Leakage Repair (TALR), questo il nome della soluzione proposta e certificata dal Ministero della Salute. Il procedimento prevede l’iniezione di una sostanza nelle tubazioni che permette di identificare e riparare immediatamente le perdite. Il materiale residuo a tale riparazione è poi raccolto in un filtro e dopo l’essiccazione, viene smaltito come un normale rifiuto non inquinante.

L’alga che assorbe CO2: innovazione tecnologica naturale

Si chiama “Breathing Buildings for Sustainability”, unisce sostenibilità e innovazione tecnologica e permette di far “respirare” gli stessi edifici, ovvero di convertire la CO2. Livegreen è un’azienda sarda che da oltre 15 anni lavora sullo studio delle microalghe per usi medici, alimentari e anche ambientali. L’ultima innovazione tecnologica pensata dal team dell’azienda è quella di costruire degli impianti di coltivazione di microalghe sui tetti e le facciate di edifici non residenziali.

Curioso che il progetto innovativo si basi su di un micro-organismo unicellulare fotosintetico che ha avuto origine miliardi di anni fa: la spirulina. La coltivazione di questa microalga permette di assorbire sia azoto che CO2, perché si nutre di essi. Secondo delle stime 1kg di questa microalga assorbe 2kg di CO2. Il primo vero impianto a base di spirulina sarà avviato a fine anno e verrà monitorato anche dai satelliti dell’European Space Agency (ESA) che l’ha finanziato.

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Riccardo Pallotta

Riccardo Pallotta

Laureato in comunicazione e marketing con una tesi sul brand journalism. Attore e speaker radiofonico in Italia e all'estero. Social media manager. Oggi collaboro con BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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