Ecco come Parigi sta diventando città green e perché il suo esempio potrebbe essere emulato da altre metropoli.

La città al mondo che sta più accelerando sul piano green è Parigi. La prima azione del sindaco Anne Hidalgo per essere rieletta è stata quella di sviluppare la città, trasformandola in una “15-minute city”. Il passo dell’amministrazione comunale sembra deciso e incalzante verso una trasformazione della metropoli in una città green entro il 2030. Vediamo insieme come la capitale francese si sta impegnando per lasciare un’impronta di carbonio minore.

Il traffico per una città green

Negli ultimi anni la capitale francese è stata sempre protagonista mondiale per le sue iniziative ecologiche. Prima la chiusura degli Champs-Élysées alle auto ogni prima domenica del mese, dopo la disposizione di strade esclusivamente pedonali sulle rive della Senna. Il sindaco ha saputo creare un’opportunità anche dalla pandemia: grazie alla riduzione del traffico dovuta ai vari lockdown, ha infatti eseguito i lavori in maniera più veloce ed efficace. Ha inaugurato così una pista ciclabile da Bastille a Place de la Concorde ma questa è solo l’ultima delle altre strade per ciclisti che ormai sfiorano i 1500 km di percorsi in città.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici

Molto interessante è anche la politica adottata nei confronti dei parcheggi. Infatti, sono stati rimossi oltre il 72% dei parcheggi su strada della capitale parigina: alcuni sono stati riservati alle sole auto elettriche, mentre altri sono stati consegnati ai ristoratori che hanno potuto usufruirne per servire pasti all’aperto, nel pieno rispetto delle normative anti-Covid vigenti.

Mobilità ecologica

I piani di rinnovamento urbanistico per completare la trasformazione in città green passano anche per i veicoli elettrici: il primo Mobility hub di Shell, aperto recentemente nel parcheggio del municipio, vanta otto colonnine a ricarica rapida; fa parte di Shell Recharge, un piano che prevede oltre mezzo milione di punti di ricarica elettrica entro il 2025 in tutta la Francia.

L’ultima iniziativa sono i SeaBubbles, dei taxi d’acqua elettrici che permetteranno dei rapidi viaggi lungo la Senna tra Notre Dame e la Tour Eiffel, mentre l’ultima decisione sarà il limite di velocità che passerà da 50 a 30 km/h. Tutte queste accortezze porteranno a una sensibile riduzione delle auto: come le giornate senza auto (l’ultima lo scorso 27 settembre).

Città green power

Per abbattere le emissioni di CO2 occorre anche affidarsi alle energie rinnovabili. Entra allora in gioco il simbolo di Parigi e della Francia nel mondo: la Torre Eiffel. Forse non tutti sanno che la struttura è dotata di pannelli solari, moduli che consentono la raccolta piovana e addirittura due turbine eoliche. Il tutto è tenuto ben nascosto all’interno della torre per non guastarne la famosa silhouette e ciò consente alla città green francese di produrre annualmente circa 10mila kWh di energia pulita.

Una città green non solo per l’energia

Tutti conosciamo o abbiamo almeno sentito la famosa frase in cui Albert Einstein specificava l’importanza delle api nel mondo. Ebbene Parigi si sta rivelando un vero paradiso per questi insetti. Prima per la legge che proibisce l’uso dei pesticidi e dopo per la diversità di piante nei suoi parchi pubblici. Ora sono state costruite delle ‘case’ per le api: la cupola dorata di Les Invalides, dove c’è la tomba di Napoleone, il Musée d’Orsay e sempre più hotel della capitale hanno sui loro tetti degli alveari. Oltre a rinfoltire la popolazione di questi insetti, questo consente anche di gustare il loro raccolto nei rispettivi ristoranti.

Esempio green

Si tratta, in ultima analisi, di iniziative e idee piuttosto fattibili in ogni città al mondo per renderla più green. Una filosofia che anche in Italia sta avanzando, come dimostrato dalla 15-minute City Platform, dove le prime città presenti sono state Parigi e Roma. Accorgimenti e misure che possono non avere impatti immediati positivi sul nostro vivere quotidiano, ma alla lunga si mostreranno sicuramente degli ottimi rimedi per frenare il cambiamento climatico.

Leggi anche:

G20 Venezia 2021: quali saranno le nuove politiche sul clima?

Economia sostenibile: Lahti, la città più green del 2021 è finlandese

Il cambiamento climatico si può rallentare mangiando CO2

Condividi su:
Riccardo Pallotta

Riccardo Pallotta

Laureato in comunicazione e marketing con una tesi sul brand journalism. Attore e speaker radiofonico in Italia e all'estero. Social media manager. Oggi collaboro con BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici