Secondo un rapporto pubblicato nel 2022 dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA), nel trentennio 1990-2020 le emissioni di gas serra dell’agricoltura italiana sono scese dell’11,4%. Un dato importante, dovuto principalmente alla diminuzione del numero di capi di allevamento all’interno delle aziende zootecniche, ai cambiamenti implementati nella gestione delle deiezioni animali, alla riduzione delle superfici coltivate e della produzione agricola e al calo dell’uso di fertilizzanti. Il dato è incoraggiante anche se l’andamento dell’emergenza climatica richiede interventi significativi.

Proprio per contrastare l’impatto delle emissioni del settore agricolo sul nostro ecosistema, nel 2020 la Commissione Europea ha lanciato la strategia Farm to Fork, con la quale si è prefissata l’obiettivo di raggiungere entro il 2050 la neutralità climatica, ovvero il raggiungimento di zero emissioni nette di gas serra.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici

La strategia Farm to Fork

La strategia Farm to Fork è una delle azioni chiave del Green Deal europeo, un pacchetto di iniziative strategiche che mira ad avviare l’UE sulla strada di una transizione verde, con l’obiettivo ultimo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.

Gli obiettivi principali della strategia, tra le altre cose, sono:

  • garantire alimenti nutrienti, in quantità sufficiente e a prezzi accessibili a tutti i cittadini europei
  • dimezzare l’uso di pesticidi e fertilizzanti
  • aumentare la superficie di terreni destinati all’agricoltura biologica
  • promuovere un consumo alimentare più sano e sostenibile
  • ridurre le perdite e gli sprechi alimentari e di migliorare il benessere degli animali

In pratica, la strategia prevede che si produca di più, ma con meno sprechi e utilizzando meno input chimici, meno acqua e meno carburante.

Richieste doverose, alla luce dei cambiamenti climatici in atto e di una popolazione mondiale in crescita, ma che richiedono un cambio di passo importante. Come riporta Italia Domani, il portale dedicato al PNRR, per farlo e per ottenere risultati ambientali migliori, aumentare la resilienza climatica e ridurre e ottimizzare l’uso dei fattori produttivi è necessario che l’agricoltura italiana si modernizzi rapidamente.

La Commissione Europea ha lanciato la strategia Farm to Fork per ridurre l'impatto e le emissioni del settore agricolo europeo

Gli obiettivi della strategia Farm to Fork. Fonte: Rappresentanza in Italia della Commissione Europea.

A che punto si trova l’Italia

Come riporta l’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI), l’agricoltura italiana si trova in una situazione complicata: da una parte deve perseguire la sostenibilità, imposta dalla politica e richiesta dai consumatori; dall’altra è vincolata a dover soddisfare una maggior produzione alimentare, sia per rispondere alla domanda del mercato, sia a garanzia di competitività e benessere economico.

Ma come superare questa situazione? La risposta, sostiene l’ISPI, non può che provenire dall’introduzione di innovazioni tecnologiche capaci di rispondere a questa duplice richiesta. Tecnologie che vanno dalla robotica agricola al monitoraggio del suolo e delle colture, fino all’analisi predittiva. Numerose aziende del settore agricolo, per esempio, hanno cominciato a utilizzare droni, sensori, macchinari automatizzati e algoritmi per modernizzare le proprie fattorie, visualizzare i parametri di produzione in tempo reale, ricevere consigli sulla scelta dei semi da utilizzare o sull’applicazione di fertilizzanti e pesticidi.

Al momento, inoltre, numerose realtà italiane sono attive in alcuni progetti che coinvolgono la robotica e l’intelligenza artificiale. Il Dipartimento di Ingegneria Informatica dell’Università Sapienza di Roma, per esempio, partecipa al progetto europeo Flourish, che utilizza robot aerei per ispezionare dall’alto i campi e fornire informazioni dettagliate sullo stato della coltivazione.

La tecnologia può essere sicuramente un alleato importante per l’agricoltura italiana, ma come riporta Agenda Digitale, bisogna evitare che si diffonda un’eccessiva dipendenza, che con il tempo potrebbe portare all’erosione delle competenze strategiche degli agricoltori. Quelle conoscenze tradizionali che permettono di “sentire”, di praticare e di eseguire le attività agricole.

Cosa sta facendo il governo per favorire l’innovazione dell’agricoltura italiana

Grazie ai fondi del PNRR, il governo italiano ha lanciato alcuni progetti volti a ridurre l’impatto del settore agricolo nazionale. Per ridurre i consumi energetici il governo ha stanziato 1,5 miliardi, che dovrebbero favorire la riqualificazione di alcune strutture produttive attraverso l’installazione di milioni di pannelli fotovoltaici, con una potenza installata pari ad almeno 375.000 kW nel 2026.

Infine ha stanziato 500 milioni per favorire gli investimenti nell’innovazione dei macchinari e in automezzi non inquinanti e 1,92 miliardi per migliorare l’utilizzo del biometano, una fonte di energia rinnovabile proveniente da scarti agricoli, organici o della lavorazione della filiera alimentare. L’obiettivo è di migliorare di 2,3-2,5 miliardi di metri cubi la produzione di biometano, progresso che permetterebbe di ridurre l’utilizzo dei gas a effetto serra di oltre l’80 per cento.

Leggi anche:

Agricoltura sostenibile: perché l’agroecologia è un modello da seguire

Agricoltura 4.0: dai robot contadini alle trappole intelligenti

Condividi su:
Marzio Fait

Marzio Fait

Marzio Fait. Mi occupo di comunicazione per il non-profit. Ho partecipato come observer alla COP 27 e alla COP28. Mi occupo di attualità, di diritti umani e di giustizia climatica. Aspirante pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici