Quali sono le città con migliore qualità della vita nel 2021 ma soprattutto, qual è il loro segreto? E in cosa potrebbe esserci utile per migliorare il nostro panorama urbano?

L’uomo è sempre alla ricerca dell’evoluzione, del miglioramento del proprio status attuale. E’in questa direzione che si orienta la ricerca, verso un costante progresso e miglioramento. Tanto si è già fatto in svariati campi ed è possibile, sulla base di precisi parametri adottati, determinare quali sono nel 2021 le migliori città europee per qualità della vita. Sul podio: Reykjavik in Islanda, Berna in Svizzera ed Helsinki in Finlandia.

Definire quali sono i punti forti di queste città, quali decisioni hanno garantito uno stile di vita più sereno e salutare per i singoli cittadini può rappresentare il punto di svolta in un’ottica di progresso mondiale. Rendendo così più facilmente riconoscibili le modifiche che si possono adottare in altre città e realtà per raggiungere gli stessi risultati di crescita.

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Le città meno stressanti e con la migliore qualità della vita nel 2021

Qualsiasi elencazione e raccolta di dati ha bisogno di parametri e di chiavi di lettura. Per valutare il livello di benessere e la qualità della vita nelle diverse città e cercando di arrivare alle origini dei fattori di stress, sembrano quattro i punti fondamentali: le scelte governative, le caratteristiche ambientali delle città, l’aspetto finanziario e la salute dei cittadini.

Governo e ambiente

Certamente le decisioni che vengono prese “dall’alto” si riflettono nella vita quotidiana di ciascuno. Basti pensare ai criteri di sicurezza, alle disposizioni riguardo l’inclusione delle minoranze, l’accoglienza degli stranieri, ma anche rispetto all’uguaglianza di genere o al senso di stabilità/instabilità avvertita dal cittadino in ambito socio-politico. Le leggi locali rivestono un grande ruolo e incidono non solo sulla mentalità degli individui, ma anche sul livello di stress nel caso di forti instabilità e diffidenza nei confronti delle rappresentanze governative.

L’impatto che ha l’ambiente è ugualmente responsabile della qualità della vita nelle città. E’ già facilmente deducibile come un’elevata concentrazione demografica possa rappresentare un fattore di stress nonché causa dell’insorgere di altre problematiche sociali. L’alta densità della popolazione è tra le prime cause di ansia e stress, ma anche del traffico urbano e del conseguente inquinamento cittadino. Per quanto riguarda l’ambiente, ormai già moltissime città europee hanno preso in seria considerazione l’integrazione di spazi naturali all’interno del tessuto urbano con ottime ripercussioni sulla salute psico-fisica del cittadino.

Un discorso a parte merita il fattore della mobilità. L‘accessibilità al trasporto pubblico rappresenta infatti un’importante motivo di stress laddove viene meno. Nelle città dove il trasporto pubblico è efficiente, si registra un minore consumo di antidepressivi da parte dei cittadini, in particolar modo donne e anziani. La possibilità di poter raggiungere agevolmente aree lontane o altre zone della città in cui si vive fa la differenza quando si parla di benessere. Indirettamente si livellano anche le diseguaglianze, specialmente economiche e sociali, nell’accedere a servizi offerti anche lontano dai domicili.

Una Reykjavik non armata che ispira fiducia e serenità

In termini di serenità sociale e sicurezza Reykjavik gode di ottimi parametri. Le leggi approvate negli ultimi anni riguardanti il matrimonio legale e le adozioni tra persone dello stesso sesso, la libertà religiosa e la parità di retribuzione tra uomini e donne, hanno reso il tessuto sociale più aperto all’inclusione e all’uguaglianza.

Per quanto riguarda la criminalità, risulta la città più pacifica per il “Global Peace Index”. Un aspetto strettamente connesso alla scelta di evitare le forze armate in strada. Basti pensare che grazie ai bassi livelli di criminalità, la polizia porta con sé durante il pattugliamento manganelli e spray al peperoncino invece che armi da fuoco. A questo si aggiunge l’alta stabilità sul piano politico.

Se si guarda invece alla struttura urbana, si spiega il livello di traffico molto basso se non quasi inesistente. Le dimensioni della città permettono infatti lo spostamento a piedi e, in alternativa, c’è una rete efficiente e abbastanza economica di autobus pubblici che copre tutte le zone. Una singolarità è l’assenza di una rete ferroviaria, ma sembra non essercene bisogno.

Finanza e salute

Una buona qualità della vita nelle città coinvolge inevitabilmente il benessere psico-fisico dell’individuo. E’ indubbio come problematiche relative alle finanze siano tra i primi fattori di stress e cause di suicidio nella società moderna. Ecco perché per una corretta valutazione del benessere offerto dalle città, ha un posto preponderante la gestione del lavoro e del settore finanziario. E’ quindi necessario considerare i tassi di disoccupazione, le reti di sicurezza previste a livello sociale così come il reddito medio delle famiglie, confrontando le tasse e le spese relative agli alloggi. Ne risulta una media che fa ben comprendere quali siano gli equilibri finanziari e lo stile di vita di una famiglia media. Un buon rapporto tra guadagno e spesa favorisce sicuramente un equilibrio mentale ed economico ottimale per una sana salute mentale.

Infine, ma non meno importante, l’ambito sanitario. La salute e le modalità di accesso all’assistenza sanitaria sono indicatori evidentemente di capitale importanza. In tal senso ci si può affidare ai dati offerti dalle strutture ospedaliere comparandoli tra loro e mettendoli in relazione con le dimensioni delle varie città.

L’Islanda tra parità di stipendi e assistenza sanitaria

L’esempio di Reykjavik in tal caso è ambivalente. Se è vero che il costo della vita è uno dei più alti in Europa, è pur vero che il reddito da lavoro medio annuo è superiore alla media europea. Se si considera poi che il tasso di disoccupazione da un anno o più è solo allo 0.3%, si capisce come questo sia stabile da un punto di vista finanziario.

A ciò si aggiungono politiche per cui viene garantito almeno il 40% di assunzioni per entrambi i sessi e nuovi provvedimenti in arrivo per assicurare una parità di stipendio a parità di funzione. In tal modo, all’interno del nucleo familiare con entrambi i coniugi lavoratori è garantito un buon reddito medio. Mentre per quanto riguarda l’aspetto sanitario, sono molti e ben localizzati i centri medici o gli ospedali e l’assistenza sanitaria è gratuita in caso di emergenza (in alcuni casi si procede con il pagamento di singoli ticket).

In base a questi criteri e ricorrendo all’Università di Oxford come fonte, risultano al primo posto per qualità della vita nel 2021; la città di Reykjavik in Islanda, seguita da Berna in Svizzera, Helsinki in Finlandia, Wellington in Nuova Zelanda e Melbourne in Australia.

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Mara Auricchio

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