Bentornati alla rubrica del giovedì dedicata ai genitori e ai bambini. Oggi mi voglio soffermare su un tema (ahimè) a distanza di due anni ancora molto caldo ossia il Covid correlato ai bambini.

Tuttavia oggi ciò che è diventato urgente non è trovare una cura per i danni fisici causati dal virus ma trovare una cura per i danni invisibili che stanno dilagando sempre più nei bambini e ancor di più negli adolescenti.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici

E’ ormai confermato anche da recenti studi di Jama Pediatrics che un adolescente su quattro sta soffrendo di sintomi riconducibili alla depressione e seppur nei bambini gli effetti, ad oggi, non siano così gravi, in che modo li stiamo ‘contagiando’?

In questo articolo mi concentro sulla fascia 0-6 ma la verità è che anche i bambini delle elementari sono stati colpiti in modo importante.

Cos’ha tolto il Covid ai nostri bambini:

  1. La possibilità di socializzare con i coetanei, in un’età in cui sperimentano le proprie abilità di relazione
  2. Gli abbiamo impedito di giocare coi propri compagni durante la ricreazione, perfino all’aria aperta
  3. Il diritto di muoversi e fare attività fisica insieme ad altri, attività a dir poco fondamentale per una crescita psicofisica sana.

Per quanto riguarda i bambini più piccoli quali sono (o saranno) gli effetti di tutto ciò?

Senz’altro, fra tutti, i più piccini sono stati i più tutelati, dal momento che il loro mondo è ancora quasi interamente legato alle figure genitoriali e pochi altri adulti di riferimenti che possono essere i nonni o le educatrici del nido e delle scuole dell’infanzia.

Gli effetti collaterali della pandemia sull’infanzia: cosa possiamo fare noi genitori?

Ti ho già raccontato quali elementi entrano in gioco quando si comunica con un bambino  e la mimica facciale è un elemento importante specialmente nel primo anno.

I neonati osservano i volti degli adulti, ne colgono le sfumature delle espressioni, osservano il movimento labiale per apprendere come riprodurre loro stessi successivamente il linguaggio.

Ci sono perfino alcuni libri dell’infanzia dedicati all’espressività del viso come ‘One gorilla: A counting book’ di Anthony Browne.

Se in questa fase vengono accuditi per buona parte del tempo da figure professionali obbligate ad indossare la mascherina in che modo questi processi e abilità verranno limitati?

Le espressioni del viso aiutano poi a cogliere lo stato d’animo dell’altra persona, degli adulti che li accudiscono: in questo caso, come possono fidarsi di una persona che vedono a metà?

E come possono farlo velocemente dal momento che le modalità e tempistiche degli inserimenti, sia ai nidi che nelle scuole materne, hanno subìto drastiche modifiche sempre a causa dell’emergenza sanitaria?

Questa volta non ho le risposte perché temo che gli effetti del Covid sui bambini si vedranno solo fra qualche anno. Ciò che posso suggerirti come genitore è dedicare la maggior quantità di tempo possibile con tuo figlio in ambienti liberi.

Dove possa stare senza mascherina, dove possa osservare te e altre persone senza costrizioni. State all’aria aperta anche se fa freddo, falli muovere e dedica tempo di qualità a comunicare con loro.

In sicurezza per tutti ma ricordandoti che la salute non è solo fisica. Uno stato di salute è presente laddove il benessere dell’individuo è tutelato a 360°.

E, caro genitore, dedica del tempo per prenderti cura del tuo stato mentale e dei tuoi stati d’animo prima di rientrare a casa e condividere la tua essenza con tuo figlio.

Come genitori siamo degli esempi e il loro benessere parte da noi.

Condividi su:
Sara Propoggia

Sara Propoggia

Sara Propoggia, sono una Parent Coach: facilito la vita ai genitori che scelgono la consapevolezza e agiscono per creare un mondo pacifico e armonico, un giorno alla volta.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici