Passare ore e ore davanti a uno schermo non fa bene a nessuna età, tanto meno da piccoli. Troppa tv comporta molti danni sui bambini sia nel breve che nel lungo periodo: sulla rivista American Academy of Pedriatics sono state spiegate le conseguenze negative dettate da un’eccessiva esposizione davanti al televisore durante l’infanzia. Ecco una serie di consigli utili, seguiti da buone regole, per aiutarli a non esagerare con la televisione.

Troppa tv ai bambini: perché fa male?

La scienza ha dimostrato come il cervello di un bambino crei 2 milioni di connessioni celebrali al secondo. Questo comporta un’attenzione maggiore: proprio per questo lasciare i bambini davanti al televisore per ore mina lo sviluppo del cervello che potrebbe essere alterato o danneggiato.

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Alcuni ricercatori della University of Bristol hanno analizzato le abitudini di circa mille bambini, seguendo parametri anagrafici nonché il quantitativo di ore dedicate a guardare programmi e cartoni, le attività sportive praticate e la situazione familiare. Dalle analisi  è emerso che i ragazzi che trascorrono più di 2 ore davanti agli schermi mostrano problemi comportamentali, come criticità legate all’attenzione in età scolare, tra i 6 e i 16 anni, alterazioni del sonno e problemi di memoria.

Una relazione sana tra bambini e tv: i consigli utili

I bambini in età prescolare amano i cartoni, i programmi televisivi e in generale tutto ciò che ha a che vedere con gli schermi. Ecco alcuni consigli utili che possono aiutare la loro crescita, senza creare danni celebrali, legati all’uso della tv:

  • selezionare cartoni o programmi adatti alla loro età
  • evitare che il telecomando sia alla loro portata
  • assicurarsi che abbiano una postura corretta mentre guardano la tv
  • guardare un film insieme a loro
  • evitare i cartoni al mattino appena si sono svegliati
  • non far addormentare i piccoli al televisore
  • spegnere la tv mentre si svolgono i compiti
  • evitare la tv durante i pasti
  • non trasformare il televisore in una baby-sitter

Alternative alla tv: il ruolo dell’attività sportiva per i più piccoli

La Prof.ssa Iolanda Minoli, Primario Emerito della Divisione di Neonatologia presso l’Ospedale Macedonio Melloni di Milano, suggerisce nella rivista American Academy of Pediatrics di limitare quanto al più possibile la visione del televisore.

Al posto di stare ore attaccati agli schermi, si può tenere impegnati i bambini con attività sportive, grande supporto per la loro crescita. Andare in bicicletta, a partire dai 4/5 anni aiuta ad acquisire fiducia, insegna l’equilibrio e rinforza gli arti superiori. Praticare il calcio, a partire dai 7/8 anni promuove lo spirito di squadra, collaborazione, e la danza aiuta invece la crescita della formazione corporea. Ottime attività sono anche il nuoto per supportare lo sviluppo del corpo, nonché la pallacanestro e la pallavolo, attività sportive che promuovono lo spirito di squadra.

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Monia Carriero

Monia Carriero

Determinata, sensibile e dinamica, forze motrici che muovono in me la curiosità di sapere e di riportare! Aspirante giornalista pubblicista, scrivo per Buonenotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista. Stay tuned =)

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