Lo sport agonistico e amatoriale post pandemia ha fatto registrare numeri in negativo da due anni a questa parte, complice rinuncia all’attività e soprattutto alla frequentazione di centri sportivi. Il rapporto tra individuo e sport è maturato in due differenti direzioni: i dati Istat lo confermano. A Bergamo partirà Move City Sport che sarà teatro di iniziative inerenti alla pratica sportiva. Data la portata dell’evento, sarà l’occasione perfetta per mostrare l’importanza dello sport, del benessere della persona e della collettività.

I dati del settore sport post pandemia in Italia

A seguito della pandemia si è registrato un calo dell’attività con aumento della sedentarietà di bambini e adolescenti italiani nel 45% dei casi contro il 30% del 2019. L’Italia, secondo l’Istat, è tra i Paesi europei con il tasso di sedentarietà giovanile più alto, davanti solo a Grecia e Portogallo. Paesi come Svezia e Danimarca registrano più del 50% di popolazione che pratica sport. L’influenza della famiglia gioca un ruolo importante perché 8 ragazzi su 10 svolgono attività quando entrambi i genitori sono abituati a muoversi. I numeri giovanili sono perciò conseguenza indiretta della pratica sportiva di adulti e anziani.

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Come è cambiata l’attività fisica

Per l’adulto medio lo sport è diventato un’attività solitaria. Il rapporto tra individuo e sport si è evoluto nella ricerca del benessere e dell’equilibrio psico-fisico ideale, mettendo da parte i benefici che lo sport garantisce a livello sociale. In questa direzione, per andare incontro al periodo passato in quarantena, è nato lo sport online come modalità di pratica complementare alle lezioni dal vivo.

Purtroppo quella che doveva rappresentare una risorsa in termini di ritorno alla normalità durante il periodo della pandemia, è divenuta oggi la sostituzione della pratica sportiva. Palestre, piscine e centri sportivi si sono svuotati. Lo sport da casa, fuori dalla collettività e dal contesto si è intensificato. La nascita dell’attività fisica online si è dimostrata un’arma a doppio taglio. Tutto è cambiato radicalmente: per bambini e adolescenti c’è meno opportunità di conoscere altre persone e crescere in un gruppo. Molte persone hanno smesso di praticare attività perché manca la spinta, la motivazione per fare sport dopo.

La crisi energetica influirà sui numeri dello sport

Oltre al danno la beffa della crisi energetica e i costi di gestione si aggiungono alla lunga lista di problematiche legate alla pratica sportiva in Italia. A seguito della pandemia l’indotto economico ha fatto registrare una perdita di 30mila posti di lavoro nel settore sportivo. La percentuale di famiglie che ha sostenuto spese sportive è scesa dal 22 al 12%.

Il 2022 avrebbe dovuto essere l’anno del lento ma progressivo ritorno alla normalità. La crisi energetica legata ai conflitti europei ha determinato un aumento dei costi di luce e gas. Molti impianti sono stati costretti a chiudere perché non in grado di ammortizzare i costi di gestione; molti altri faranno la stessa fine. Di conseguenza i centri sportivi stanno alzando i costi d’iscrizione. Tante famiglie hanno difficoltà economiche, per equilibrare le uscite rinunciano al superfluo, come l’attività sportiva, prediligendo invece lo sport online. Lo sport è per pochi, ma deve essere di tutti: l’iniziativa Move City Sport è il primo passo per provare a cambiare le cose.

Move City Sport è l’opportunità per lo sport di ripartire

A Bergamo è tutto pronto per dare il via alla prima edizione della Move City Sport: fiera espositiva dedicata interamente allo sport post pandemia. Con il coinvolgimento di 45 Federazioni Nazionali e 15 enti di promozione sportiva, l’evento si pone l’obiettivo di riaffermare il settore sportivo. “Vogliamo riportare la centralità del tema sport all’interno del più ampio panorama della resilienza e dello sviluppo urbano sostenibile in questo importante momento di rilancio del nostro paese” affermano gli organizzatori.

Verranno chiamate a raccolta tutte le figure coinvolte nello sviluppo strategico del settore. I numeri dello sport torneranno ad aumentare grazie a contributi europei e politiche economiche del PNRR. Il Move City Sport presenterà progetti per infrastrutture sportive e porrà l’attenzione sull’attività sportiva nelle scuole. Tratterà argomenti al centro del dibattito tra sport e salute e declinerà l’attività nella sua accezione più ampia, ovvero come promozione dell’individualità collettiva e del diritto di praticarla per il benessere di noi stessi e della comunità.

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Flavia Santilli

Flavia Santilli

Studio presso l'Università degli Studi de L'Aquila. Ho collaborato con diverse testate. Sportiva agonista e istruttrice di nuoto. Aspirante pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista. E tu cosa stai aspettando?

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