Difficoltà fisiche e malesseri psicologici di non vedenti e ipovedenti sono tra i principali disagi.

Il mondo ai tempi della pandemia ha visto abitudini e norme sociali stravolgersi. Una menzione a parte, necessita l’esperienza di chi ha una disabilità visiva. Non sono mancate le iniziative e le continue sollecitazioni da parte dell’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) per ricevere aiuti Covid destinati al non vedente e all’ipovedente.

Numerose le testimonianze dei non vedenti sulle difficoltà nella quotidianità per quanto riguarda il rispetto delle norme anti-Covid. Basti pensare alla necessità di toccare oggetti e superfici per orientarsi nell’ambiente circostante (rischiando quindi il contagio) e alla difficoltà poi nel disinfettarsi le mani (lavandini inaccessibili o difficoltà nel coordinare lo sfregamento delle mani sotto l’acqua). Diventa impossibile sapere se le persone con cui si interloquisce indossino le mascherine, ma anche controllare la distanza di sicurezza, specialmente in mancanza di adeguati supporti aggiuntivi.

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Non è un caso quindi se l’Organizzazione Mondiale della Sanità conta proprio tra i non vedenti e gli ipovedenti i più esposti alla trasmissione del Covid. La complicazione nello svolgere azioni quotidiane, come fare la spesa o utilizzare mezzi pubblici (nei quali diventa un impedimento anche il solo capire quali posti sono contrassegnati per le sedute), accentua i malesseri psicologici dovuti al Covid. Tra le manifestazioni di disturbi più frequenti si contano la depressione e l’insonnia (in questo articolo raccontiamo come curarla), acuite da un forte stato di ansia, di solitudine e senso di impotenza.

Aiuti Covid: il supporto psicologico online

Come aiuti Covid destinati al non vedente e ipovedente, per fornire supporto psicologico, ascolto e aiuto, si sono attivate diverse iniziative telefoniche e online. Nel comune di Biella è partito il progetto “Vicini nella Distanza”. Vengono organizzate attività per promuovere la condivisione e la gestione dello stress e dell’emotività conseguente al lockdown, rielaborando i vissuti in chiave più serena.

La stessa UICI, nelle varie zone d’Italia, si è data molto da fare. In particolare si cita il progetto “Stessa strada per crescere insieme”. È stato aperto uno sportello telefonico di supporto psicologico che stavolta non si rivolge solo al non vedente e all’ipovedente, ma anche alle famiglie e ai care-giver. L’assistenza dei 79 psicologi volontari è volta prima ad aiutare nei periodi di lockdown, poi ad accompagnare le persone nel reinserimento sociale con la paura del contagio e le ultime resistenze.

L’UICI di Roma mette poi sul tavolo un’altra iniziativa tra gli aiuti Covid, “Quasi Amici”, con l’ONLUS APS. La storica associazione si è battuta nell’emergenza sanitaria del Covid supportando i non vedenti e gli ipovedenti nella Capitale. L’intenzione è venire incontro alle richieste di accompagnamento per incombenze di ordine quotidiano dei soci e fornire supporto psicologico/attività ricreative virtuali.

Le app per il non vedente e l’ipovedente

La società farmaceutica Novartis ha prodotto apposite app per il non vedente e l’ipovedente usabili tramite smartwatch. Si tratta di risorse da tenere in considerazione come aiuti Covid, specialmente per evitare il contatto con gli oggetti per la necessità di orientarsi. Diverse declinazioni dell’app ViaOpta rispondono a differenti esigenze con lo scopo di semplificare le attività quotidiane. ViaOpta Nav aiuta nell’avvisare e nel riconoscere incroci, punti di riferimento e la viabilità. ViaOpta Daily con la funzione di “riconoscimento oggetti” descrive oggetti e colori all’interno del campo visivo attraverso la fotocamera, e con la funzione “riconoscimento scena” aiuta negli spostamenti in ambienti sconosciuti.

L’applicazione Lookout invece può essere settata su tre modalità. Il riconoscimento degli oggetti avviene attraverso la “modalità di esplorazione”; la lettura di codici a barre e prezzi con la “modalità di shopping” e lo smistamento della posta e la lettura di etichette con la “modalità di lettura veloce”. Mentre Seeing IA aggiunge a queste funzionalità la possibilità di ascoltare la descrizione di fotografie dell’ambiente, della galleria fotografica o ancora dei social media. Queste app, già esistenti in tempi antecedenti la pandemia, trovano ora rinnovata applicazione come aiuti Covid, riuscendo a rispondere alle nuove esigenze.

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Mara Auricchio

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