Il Governo ha stabilito le linee guida per la riapertura di piscine e palestre: nel DPCM, dal 26 aprile al 31 luglio 2021, impressioni e regole per ricominciare in sicurezza.

Il nuovo DPCM segna l’inizio della riapertura di piscine e palestre. In questi mesi, a partire da fine ottobre 2020, i gestori hanno dovuto affrontare il dramma della chiusura e dare vita a nuove idee per poter rimanere a galla; gli utenti si sono adattati a seguire le lezioni online: alcuni rimpiangendo la socialità delle palestre, altri adattandosi alla nuova tipologia di allenamento

Nel DPCM viene enunciato che, a partire dal 15 maggio 2021 nelle regioni in zona gialla, saranno consentite le attività di piscine all’aperto. Invece, per le palestre, le attività riprenderanno a decorrere dal 1 giugno 2021.

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Le linee guida del DPCM in breve

Per le piscine e le palestre sono state indicate e riassunte le linee guida che consentiranno di riaprire in sicurezza.

Otto sono i punti principali per la riapertura:

-accessi regolamentati su prenotazione;

-sanificazione degli attrezzi dopo ogni utilizzo;

-misurazione della temperatura corporea;

-mantenimento di 2 metri di distanza fra gli utenti;

-mascherina obbligatoria negli spazi comuni;

-utilizzo degli armadietti per gli oggetti personali;

-non utilizzo degli spogliatoi;

– 7 metri di superficie d’acqua per utente, all’interno delle piscine.

La riapertura è stata accolta dai gestori con grande entusiasmo, mentre fra gli utenti vi sono due fazioni: una pro e una ancora titubante all’idea di praticare attività in luoghi chiusi. Buonenotizie.it vi propone quattro interviste incrociate, per meglio comprendere le impressioni dei gestori e degli utenti e ipotizzare come sarà il futuro per piscine e palestre.

Hanno parlato per noi: Matteo Biraghi, Istruttore di nuoto di Torino; Elisa Scaggiante, direttrice di un centro sportivo a Mogliano Veneto; Luca Urbini, cuneese, appassionato di nuoto; Elena Vallesi, padovana, amante della palestra.

Le piscine, le palestre e i DPCM. La voce dei gestori

 Sono davvero felice di vedere riaperta la piscina in cui lavoro – dice Matteo – in questi mesi è stata dura e molte persone hanno perso la voglia di fare attività in un posto chiuso. Ovviamente non abbiamo potuto fare lezioni online e questo ha reso difficile mantenere i contatti con i clienti. Sicuramente tutte le restrizioni non renderanno semplice l’organizzazione degli spazi, ma c’è talmente tanto bisogno di tornare alla normalità, che sarà comunque un successo. Credo che ci sarà una buona affluenza e torneremo ad avere almeno il 60% della clientela abituale. Qui, in Piemonte, non avendo il mare, è molto comune che si trascorra l’estate in piscina. Credo che quest’anno sarà nuovamente così. Noi abbiamo uno spazio all’aperto, che, con le dovute precauzioni, renderà più facile l’organizzazione. L’apertura delle palestre e delle piscine a giugno è stata necessaria: tutti noi gestori abbiamo davvero sofferto; la mia critica è che giugno è un mese dove tendenzialmente i corsi terminano o si riducono; questa scelta è stata poteva essere un contentino per gli animi esasperati, ma meglio di niente”.

 “Finalmente si riprende a fare attività – racconta Elisa – non mi spaventano le restrizioni, perché le abbiamo sempre rispettate. In questi mesi abbiamo aguzzato l’ingegno: siamo riusciti a fare lezioni online e, quando possibile, all’aperto. Anche nei mesi più freddi di zona gialla ci siamo allenati all’esterno: la nostra utenza non si è sentita abbandonata e ha apprezzato il nostro lavoro e i nostri sforzi. In questo ultimo anno di chiusura, alcune persone non se la sono sentita di fare lezione, ma sono comunque rimaste in contatto con noi: sono certa che quando tutto tornerà alla normalità, avremo la stessa utenza del periodo pre Covid. Con l’estate sarà più funzionale organizzare le lezioni all’esterno, in modo da garantire una miglior areazione. Psicologicamente le persone sono stanche di vivere al chiuso, anche a causa dello smart working. Secondo il DPCM gli spogliatoi non potranno essere utilizzati e anche le distanze che dovranno essere garantite saranno di due metri per utente; l’esterno ci consentirà di avere spazio e di non rinunciare alla qualità delle lezioni.

Le voci degli utenti di piscine e palestre, fra entusiasmo e scetticismo

 “Sono un grande appassionato di sport e in particolare del nuoto – racconta Luca – quando i DPCM l’hanno annunciata, la chiusura della piscina e delle palestre è stata difficile da accettare. Ho seguito moti corsi online di svariate discipline, ma il contatto umano mi è mancato. Sono davvero contento di poter riprendere e non ho assolutamente paura, in quanto tutto sarà minuziosamente controllato. Gli stessi spogliatoi saranno solo un punto di appoggio per chi avrà degli oggetti da depositare in armadietto e non un luogo di assembramento; in piscina, ogni corsia avrà un numero massimo di persone, che saranno accettate solo su prenotazione. Questo garantirà a tutti il rispetto dei tempi e un buon allenamento.”

“E’ da marzo 2020 che non frequento più le palestre –spiega Elena – ho praticato sport online per un anno, mi sono adattata e anche divertita. Ho iniziato ad apprezzare questo modo di allenamento, perché mi ha consentito di gestire al meglio il mio tempo: apprezzo molto la possibilità di seguire le lezioni in differita. Io ho molta titubanza per la riapertura, perché non mi sento ancora pronta ad affrontare un ambiente chiuso con altre persone, nonostante le distanze e la massima igiene citate nei DPCM. In più l’idea di fare allenamento in un luogo chiuso, dopo tutti questi mesi di zona rossa, mi blocca. Preferisco allenarmi all’aperto e monitorare la situazione. Spero che in futuro continuino le lezioni online, in modo da migliorare la gestione il mio tempo terminato il periodo di smart working”.

Le palestre del futuro e il retaggio del Covid

Le palestre del futuro, indipendentemente dai DPCM, si stanno adattando all’idea di mantenere anche una linea online. Questo per avere un’ancora in un’eventuale e, ad oggi lontana, ipotesi di  nuova chiusura; ma anche perché i sondaggi hanno mostrato un grande apprezzamento da parte degli utenti. Le palestre potranno quindi diventare un mondo ibrido, in cui presenza e bidimensionalità viaggeranno di pari passo.

“In futuro – aggiunge Elisa daremo la possibilità di seguire le lezioni online, in simultanea a quelle in diretta. Molte persone hanno visto nella differita l’opportunità di poter gestire il proprio tempo al meglio. Non ho paura che questo metodo riduca la nostra utenza. La maggior parte delle persone è stimolata ad allenarsi con altre persone, in quanto la palestra diventa un centro di incontro oltre che di benessere; inoltre garantendo un abbonamento per i corsi online, riusciremo ad abbracciare anche persone che vivono lontano”.

 “Io riprenderò sicuramente l’attività in piscina e in palestra – annuncia Luca – perché la socialità, la possibilità di confronto e il benessere dello stare insieme sono impagabili. Lo schermo è stata un’ottima opportunità in questi mesi in cui era impossibile fare altro, ma non riesco ad adattarmi. Per me le palestre sono un luogo di incontro, in cui ritrovarsi con gli amici e staccare dalla quotidianità. Lo stesso contatto con l’istruttore, le correzioni e le domande a lui, non sono uguali nel rapporto bidimensionale; ho la sensazione che l’online renda le persone chiuse e impaurite”.

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Erika Mattio

Erika Mattio

Erika Mattio, giornalista, autrice, archeologa, antropologa, viaggiatrice, dottoranda in Antropologia fra Madrid e Venezia. Ho studiato a Istanbul e Mashhad per poi intraprendere spedizioni in Medio Oriente e in Africa. Scrivo per BuoneNotizie.it e sono diventata pubblicista grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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