A volte, tendiamo a dare per scontati molti progressi nel campo della medicina. Per quanto riguarda le malattie degli anziani, per esempio, negli ultimi 20 anni si sono fatti passi da gigante.

Negli ultimi 20 anni si è registrata una sempre maggiore attenzione alla cura dell’anziano e i progressi in questo campo sono stati notevoli. L’aspettativa di vita si è estesa e la qualità è migliorata. Basti pensare che anche solo vent’anni fa sarebbe stato impossibile sottoporre un ottantenne a un intervento di cardiochirurgia, procedura che invece oggi è più frequente e di gran lunga più sicura. Complessivamente, molte terapie e approcci alle malattie degli anziani che oggi risultano prevedibili, non troppo tempo fa sarebbero stati inconcepibili. Vediamo qualche esempio.

Il linfoma non-Hodgkin

Tra le più diffuse e fatali malattie degli anziani, passi avanti sono stati fatti, per esempio, per il linfoma non-Hodgkin. Si tratta del principale tumore ematologico per frequenza e tende a colpire la popolazione adulta e anziana. Fino a 20 anni fa l’unica terapia praticata era solo palliativa, intervenendo sulla gestione del dolore, ma non sulla cura e la riabilitazione completa. I progressi che sono stati raggiunti consentono di curare la maggior parte dei pazienti, anche di 70-80 anni di età.

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Sicuramente parte del merito va ai progressi anche nel campo della diagnostica, ma per quanto riguarda la terapia ora si lavora con gli anticorpi monoclonali per aumentare l’aspettativa di vita. Vengono somministrati nuovi farmaci biologici formulati per intervenire direttamente sui recettori delle cellule tumorali e per ridurre gli effetti collaterali di tossicità.

Nel caso dei linfomi aggressivi si calcola una remissione del 50-55% e del 20-25% per quelli insolenti.

Gli interventi cardiocircolatori

Le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte negli over 75. In questo caso il progresso della medicina negli ultimi 20 anni riguarda il campo cardiovascolare con la specializzazione di interventi più o meno invasivi di grande efficacia.

Un esempio è l’angioplastica coronarica per infarto al miocardio oppure la sostituzione della valvola aortica. Fino a pochi decenni fa, infatti, la calcificazione di questa valvola era affrontata solo con terapie palliative. L’anestesia e l’intervento erano considerati troppo rischiosi per i pazienti. Le nuove tecniche mini-invasive hanno aggirato il problema, consentendo l’impianto della valvola senza i rischi di un intervento tradizionale.

Aducanumab: il primo farmaco contro il morbo di Alzheimer

Dopo 20 anni di ricerca, l’approvazione di Aducanumab (nome commerciale Aduhelm) come primo farmaco contro il morbo di Alzheimer. La sua particolarità è di agire direttamente contro la proteina betamiloide, responsabile dell’accumulo delle placche amiloidi nel cervello. La terapia prevede una semplice infusione mensile endovenosa.

Al momento il farmaco, seppure approvato, aspetta un’ulteriore valutazione dalla FDA nonché la dimostrazione della sua validità. Verrà condotto un ulteriore studio clinico monitorando i benefici a seguito della terapia.

Progressi nell’assistenza medica e nuove tecnologie per monitorare le malattie degli anziani

La soluzione migliore per la longevità sembra sia nel caso degli anziani proprio l’unione di strumenti tecnologici e tradizionali. La telemedicina, ad esempio, aiuta il paziente a socializzare, ma anche a semplificare alcuni percorsi di cura, evitando la degenza in ospedale o continui appuntamenti. Si pensa infatti al suo ruolo nelle televisite o nel telemonitoraggio. In questo modo il paziente può restare comodamente nel suo domicilio e al medico arriveranno direttamente i dati richiesti.

Questo apre le porte all’ospedalizzazione a domicilio e arricchisce l’assistenza a domicilio di nuovi strumenti. Si possono infatti effettuare a distanza diagnosi anche complesse. Si profila un nuovo modo di curare e monitorare le malattie degli anziani in maniera sia telematica che a domicilio. L’unica nota fondamentale è di investire nell’educazione tecnologica del paziente anziano, che deve essere messo in condizione di poter far uso delle nuove tecnologie. In questo scenario si inseriscono anche i dispositivi indossabili, wearable devices, per il monitoraggio dello stato di salute.

Cura del corpo e aiuti fisici per prevenire le malattie degli anziani

Per prevenire o curare le più diffuse malattie degli anziani è poi fondamentale la cura del corpo. Oltre l’attenzione al movimento fisico con passeggiate e ginnastica dolce, è importante anche la cura dell’alimentazione.

Per evitare malattie cardiovascolari è bene rinunciare ai grassi, controllando il peso ed evitando zuccheri. Contro l’insufficienza renale sono fondamentali i due litri di acqua al giorno, ma anche la riduzione del sale. Pensando all’osteoporosi, è consigliabile un buon apporto di calcio, fare esercizio fisico ed evitare il fumo.

Un aiuto può arrivare anche dall’inserimento nella propria abitazione di strumenti atti a migliorare la qualità della vita. È il caso di ausilii come carrozzine, l’uso di una vasca da bagno con seduta oppure di servoscale per non sforzare troppo le articolazioni: strumenti che possono essere reperiti presso realtà specializzate come Handicare.  Tanti gli accorgimenti che si possono prendere, tra cui l’idea di una casa domotica. Si tratta di un’abitazione in cui coesistono diverse tecnologie per renderla intelligente e per effettuare azioni tramite comando vocale. In tal caso sono inevitabili modifiche alla struttura della casa, ma poi si potrà alleggerire il peso dei doveri casalinghi gestendoli da remoto, attraverso smartphone e applicazioni.

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Mara Auricchio

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