Il tumore al seno è la neoplasia più frequente nella popolazione femminile in tutte le fasce di età. Lo screening mammografico o la mammografia è una radiografia delle mammelle, specifica ed efficace per la diagnosi precoce del tumore al seno. Negli ultimi tempi, i casi di cancro al seno sono aumentati dello 0,5%, prendendo come riferimento gli anni dal 2010 al 2019, in particolare modo in età giovanile, nella fascia compresa tra 30 e 39 anni.

Come è ben noto, in qualsiasi campo della medicina, prima si arriva a una diagnosi certa e maggiori sono le probabilità di cura, motivo per cui risulta importante la prevenzione, poiché lo screening mammografico è lo strumento più efficace a ridurre la mortalità a causa del tumore al seno per le donne nella fascia di età i 50 e i 69 anni. Anche un’estensione dello screening mammografico prima dei 50 anni può aumentare la sopravvivenza netta della neoplasia.

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Tumore al seno: come funziona lo screening 

La mammografia non è un esame rischioso in quanto, oggi, si usano mammografi digitali che utilizzano dosi molto basse di raggi X. La radiografia al seno, non previene il tumore, ma permette di diagnosticarlo in anticipo, in modo tale che le cure siano meno invasive e la mortalità più bassa.

La radiografia alle mammelle permette quindi di identificare lesioni di piccole dimensioni, ovvero formazioni potenzialmente tumorali che si possono presentare come noduli irregolari, micro-calcificazioni, oppure aree di distorsione strutturale. In genere, sulle donne sotto i 40-45 anni di età,  per via della densità della ghiandola, lo screening mammografico può risultare poco leggibile in questo caso viene consigliata l’ecografia mammaria.

La mammografia, invece, è consigliata anche oltre i 70 anni se lo stato di salute della donna lo permette. Anche gli uomini possono sviluppare un carcinoma della mammella, anche se è una condizione molto rara, infatti, non sono proposti per screening di prevenzione.

La mammografia è utile anche sotto i 50 anni

L’età media in cui è diagnosticato un tumore al seno è più o meno sui 60 anni, ma sempre più giovani donne si trovano ad affrontare questa patologia. I fattori che contribuiscono probabilmente alla diagnosi di cancro al seno sono l’aumento dell’incidenza dell’obesità, gravidanza che arriva più tardi rispetto a molti anni fa, la riduzione dell’attività fisica e fattori ambientali.

Secondo uno studio pubblicato sulla rivista dell’American Society of Clinical Oncology è utile estendere lo screening anche per la fascia di età 40-49 anni. Dallo studio è emerso che nelle donne sottoposte a screening, la mortalità netta è stata inferiore dell’1,9% rispetto alle donne di età compresa tra i 40 e i 49 anni non sottoposte a screening. Il maggior vantaggio, pari al 2,6%, si è verificato nella fascia di età 45-59 anni.

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Mina Del Nunzio

Mina Del Nunzio

Mina Del Nunzio, laureata in scienze della comunicazione e dell'informazione con master in copywriting. Lavoro come blogger e copywriter aziendale. Collaboro con buonenotizie.it e partecipo al laboratorio di giornalismo per diventare pubblicista.

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