Donazioni sempre più consistenti: i privati puntano all’evoluzione scientifica.

No, no. Non si tratta di semplici donazioni. Qui si tratta di un mare di soldi mai visto. Il periodo pandemico ha visto i ricchi del mondo mettere le mani nel portafogli per aiutare il pianeta come mai era successo prima. Molti sono stati i gesti di solidarietà che possono spostare gli equilibri della società.

Da sempre chi ha più mezzi si dedica alla filantropia, ma solo negli ultimi mesi abbiamo visto donazioni da centinaia di milioni di dollari diventare prassi. Per battere il Covid, sconfiggere il climate change, per far evolvere il mondo proprio nel momento in cui stati e governi non riescono a farlo. Interesse? Gioco strategico? Vera umanità? Non si può sapere, ma la buona notizia c’è: i potenti del pianeta stanno cambiando il mondo. A colpi di donazioni.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici

Aziende in prima fila per le donazioni

Le donazioni da parte di aziende private infatti, hanno reso possibile la realizzazione dei vaccini anti Covid-19, lo studio approfondito del virus per combatterlo, un’importante evoluzione scientifica nel più breve tempo possibile. Ma cos’altro? Le sale di rianimazione, le mascherine, il gel disinfettante, le attrezzature all’avanguardia per salvare vite…

A cavallo col nuovo anno infatti, sembra che, le donazioni a favore dell’evoluzione (scientifica e non) non siano mai state così importanti, così consistenti. Esse, oltretutto, non vengono più stanziate solo per il Covid-19. I privati, le aziende, stanno donando, anche per altre importanti sfide del pianeta.

Elon Musk e i 100 milioni di dollari per catturare il carbonio

Elon Musk, fondatore dell’azienda Tesla, il 22 gennaio 2021 ha twittato:”Am donating $100M towards a prize for best carbon capture technology”. Tradotto: “Donerò 100 milioni di dollari alla migliore tecnologia di cattura del carbonio“.

Tutti noi sappiamo che, nonostante il lockdown e il calo di anidride carbonica nell’aria, dovuto proprio ai lockdown mondiali, riprenderà i suoi ritmi precedenti alla pandemia. Per ciò, Elon Musk donerà 100 milioni di dollari a chi inventerà un modo per catturare il carbonio e lo convertirà per usi più preziosi.

Come Elon Musk, anche Jeff Bezos, l’uomo più ricco del mondo, punta a combattere gli effetti del cambiamento climatico. Così scriveva su Instagram il 16 novembre del 2020: “Sono lieto di annunciare i primi beneficiari del Fondo Bezos Earth: 16 organizzazioni che lavorano su soluzioni innovative, ambiziose e agili. Riceveranno 791 milioni di dollari che sono solo l’inizio del mio impegno da 10 miliardi di dollari per finanziare scienziati, attivisti, ONG e altri. Possiamo tutti proteggere il futuro della Terra intraprendendo azioni coraggiose ora”. Si tratta della sua prima donazione operativa da 791 milioni di un fondo da 10 miliardi di dollari stanziato dal secondo uomo più ricco del mondo per combattere i problemi che affliggono il pianeta. Una montagna di soldi.

Donazioni per far fronte alla pandemia silenziosa

INEOS, una delle più grandi aziende manifatturiere del mondo, ha donato la più consistente somma mai donata in tutta la storia dell’Inghilterra da un’azienda privata. E’ l’università di Oxford a beneficiare di 100 milioni di sterline.

Quest’ultima ha ricevuto il denaro dall’azienda INEOS con l’obiettivo di aprire un nuovo istituto che faccia fronte a un’altra emergenza sanitaria che stiamo vivendo parallelamente a quella da Covid-19: la resistenza dei batteri agli antibiotici che limita la loro efficacia nella cura delle infezioni.

In Italia la resistenza agli antibiotici- scrive l’Agenzia Italiana del Farmaco – si mantiene tra le più elevate in Europa e risulta, nella maggior parte dei casi, al di sopra della media europea. Nel nostro Paese ogni anno, dal 7 al 10 per cento dei pazienti va incontro a un’infezione batterica multi-resistente con migliaia di decessi. Le infezioni correlate all’assistenza colpiscono ogni anno circa 284.100 pazienti causando circa 4.500-7.000 decessi”.

Per una continua evoluzione

Il tycoon e boss di Walmart, catena di supermarket americana, Warren Buffet donerà, invece, 2,9 miliardi di dollari in azioni verso 5 fondazioni e ha assicurato che le donazioni andranno in crescendo. “La donazione- dichiara – può aiutare a debellare le 20 malattie più gravi del pianeta”. Quella di Warren Buffet è la donazione più cospicua della storia e potrebbe consentire di sviluppare più rapidamente una cura per alcune malattie infettive più comuni nonché più letali, ossia AIDS, malaria e tubercolosi.

Per una continua evoluzione scientifica, ma anche sociale, le donazioni sembrano essere una via efficace, da perseguire e portare avanti. Il denaro è ciò che serve per sviluppare progetti, idee e mettere in pratica ciò per cui, molti scienziati e ricercatori lavorano e vivono. I ricchi arrivano dove non riescono stati e governi. Fa riflettere. Indubbiamente.

Leggi anche:

L’emergenza Covid non è l’unica: l’appello dei medici

Inquinamento dei mari, dall’Onu soluzioni per la protezione delle acque

Trasporti: la rivoluzione viaggia in treno (a idrogeno)

Condividi su:
Giorgia Tirocchi

Giorgia Tirocchi

Giorgia Tirocchi, aspirante pubblicista, amo raccontare i miei viaggi tramite i miei scatti e le mie parole. Scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista. E tu cosa stai aspettando?

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici