Riorganizzazione e maggiore coesione per riformare il mondo del sociale.

L’attivazione del Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS)  è avvenuta ufficialmente il 23 novembre 2021, come ulteriore tappa del cammino di riforma cominciato con la stesura del Codice del Terzo Settore del 2016.  Il reegistro è destinato agli Enti del Terzo Settore (ETS) di cui la legge delega 106 del 2016 specifica le caratteristiche: devono agire senza scopo di lucro, svolgere attività di interesse generale definite dalla legge ed esclusivamente per finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale.

Il Terzo Settore si inserisce tra Mercato e Stato ed è un importante campo di lavoro di molte attività connesse alla promozione sociale e del territorio. Coloro che ne fanno parte svolgono un delicato ruolo nell’ intercettazione dei bisogni di quella parte della comunità civile, che si trova in condizioni di particolare fragilità a cui gli altri due attori in gioco non riescono a far fronte.

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Le novità introdotte dal Registro Unico Nazionale del Terzo Settore

Dalle imprese sociali, passando per le ONG, fino al vasto mondo dell’economia civile, il Terzo Settore orienta la società verso un nuovo capitalismo non incentrato esclusivamente sul profitto, ma capace di coniugarlo con il bene comune. Per raggiungere questo obiettivo è estremamente importante che l’attività del Terzo Settore sia conosciuta, alimentata e sostenuta.

Il Registro Unico Nazionale del Terzo Settore è istituito presso il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ed è gestito su base territoriale in collaborazione con ciascuna Regione e Provincia autonoma per risolvere la frammentarietà degli accessi, delle procedure e delle documentazioni.

L’iscrizione al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore è volontario, in tal modo, chi vi si inserisce ha diritto ad una serie di agevolazioni fiscali, come l’esenzione o la riduzione di alcune imposte fino alla detraibilità delle donazioni, in virtù del suo riconoscimento quale Ente del Terzo Settore.

Il Registro è  stato disposto per garantire l’omogeneità, la trasparenza e la pubblicità dei procedimenti amministrativi attraverso la riorganizzazione del sistema di registrazione per quegli enti che vi aderiscono e fornisce uno speciale riconoscimento alle istituzione che vi accedono, sottolineandone la delicata funzione sociale.

Come funziona il Registro e perché è utile

Le associazioni possono scegliere tra sette sezioni nelle quali identificarsi: Organizzazione di volontariato, Associazione di Promozione Sociale, ente filantropico, impresa sociale, tra cui le cooperative, rete associativa, società di mutuo soccorso, altro ente del Terzo Settore. In seguito alla registrazione, sarà possibile da parte di chiunque, trovare  tutto ciò che permette di identificare l’ente, la sua attività, i suoi statuti e la sua organizzazione. In questo modo si agevola la consultazione dei dati relativi agli operatori per una maggior trasparenza e per una più agevole identificazione degli operatori del settore.

L’introduzione del registro costituisce un punto importante anche per quanto riguarda il processo di digitalizzazione e dell’accessibilità ai servizi. La piattaforma telematica offre al cittadino la possibilità di conoscere, informarsi, reperire importanti dati rispetto a quegli enti che, in quanto iscritti al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore, possiedono la qualifica di ETS .

La disponibilità a terzi delle informazioni raccolte sono uno strumento importante nella costruzione del rapporto di fiducia tra istituzioni, cittadini e operatori. Le tecnologie e i supporti informatici garantiscono sempre più una semplicità d’uso che permette di conoscere, consolidare e supportare il lavoro di queste importanti realtà. Non basta fare bene il bene, è necessario, che il bene fatto sia anche riconoscibile, è sicuramente questo uno dei vantaggi dell’introduzione del Registro Unico Nazionale del Terzo Settore.

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Giacomo Capodivento

Giacomo Capodivento

Insegno religione dal 2012. Laureato in Comunicazione e Marketing e studente in Comunicazione e innovazione digitale. Per me occuparmi di comunicazione è una questione politica. Oggi collaboro con BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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