La distrazione alla guida si conferma la principale causa di incidenti stradali del 2021. A seguire il mancato rispetto della precedenza e la velocità troppo elevata. In lieve calo le stime rilevate dall’Istat rispetto agli anni precedenti anche grazie alla diffusione dei sistemi ADAS. L’incidenza causata dalla distrazione alla guida si riduce dell’1% rispetto al bienno pre-pandemico. I dati dell’Istat rilevano che l’anno 2021 conta un totale di 276.300 persone coinvolte. Di questi 147.478 sono i conducenti infortunati, morti o feriti e 128.822 incolumi. I deceduti sono solo stati 2.875

Cosa sono e quali sono i sistemi ADAS?

ADAS è l’acronimo di Advanced Driver Assistance Systems, ovvero Sistema Avanzato di Assistenza alla Guida. ADAS sono sistemi elettronici che supportano il guidatore di un veicolo in diverse situazioni che possono riguardare la normale guida fino a momenti di pericolo o emergenza. Ne esistono diversi, i principali sono i seguenti:

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  • Il cruise control adattivo (ACC),ovvero il controllo di velocità, permette di impostare la velocità e la distanza di sicurezza preferita lasciando che l’auto si “guida da sola”. Saranno i sensori ad accellerare e frenare valutando la giusta velocità a seconda delle condizioni delle strada;
  • L’avviso di collisione frontale e posteriore, uno dei sistemi ADAS maggiormente diffuso. Si tratta di un sistema basato su un sistema di telecamere posteriori ed anteriori in grado di riconoscere le situazione di pericolo avvisando il guidatore con un segnale acustico. Il sistema di avviso di collisione posteriore ha il medesimo funzionamento in caso di tamponamento, e prima dell’impatto attiva i sistemi di sicurezza per preparare gli occupanti della vettura alla collisione;
  • Mantenimento della carreggiata, l’intelligenza artificiale dell’auto interagendo con le telecamere ed i sensori riconosce la linea di demarcazione della carreggiata avvisando il guidatore quando la oltrepassa. Un esempio concreto viene dall’utilizzo in autostrada, dove il sistema ADAS interviene quando il conducente oltrepassa la linea di carreggiata senza aver prima utilizzato l’indicazione di direzione. Sistema ADAS, della stessa tipologia, ma più avanzato è il Lane Keeping System che, oltre ad avvisare il conducente del superamento della linea di corsia, riporta automaticamente il veicolo nella carreggiata.

I sistemi avanzati di guida di serie sulle auto dal 2022

Dal 2022 il mondo dell’auto in Europa cambia volto. Da questo momento in poi infatti ogni modello di nuova omologazione dovrà essere equipaggiato con una lunga serie di sistemi di sicurezza attiva e passiva. Entro il 2024 i sitemi ADAS diventeranno obbligatorie per ogni auto in vendita, sia per i modelli nuovi al 100% sia per quei modelli datati ma ancora in commercio. I sistemi che diventeranno obbligatori saranno 30, per ora la Comunità Europea si è concentrata su 15 tra quelli più urgenti, alcuni già in uso ed altri in fase di sperimentazione da alcune case automobilistiche.

I sistemi ADAS rientrano nei livelli 2 e 3 dei sei livelli di automazione automobilistica stilati dalla SAE (Society of Automotive Engineers). Questi sei livelli vanno dalla tradizionale guida, in cui tutti gli aspetti sono gestiti dal pilota (livello 0), passando per un’assistenza parziale (livelli 1 e 2), per raggiungere alti gradi di automazione in cui il veicolo può procedere praticamente da solo (livelli 3 e 4) e concludendo con la vera e propria guida senza bisogno di autista (livello 5, ossia l’automazione totale anche in condizioni meteo avverse). Il futuro dell’automobile sarà la guida automatizzata che garantirà una maggiore sicurezza del conducente e dei passeggeri eliminando il rischio umano.

Verso la guida autonomatiza: come saranno le auto nel prossimo futuro

L’auto che guida da sola potrebbe non essere un futuro così lontano: infatti, il 14 luglio 2022, la Commissione Europea ha modificato la normativa e dato il via libera alla circolazione su strada di auto a guida autonoma. I diversi paesi dovranno ora (con i loro tempi) adeguarsi alle nuove direttive. Infatti se da un lato la tecnologia progredisce in maniera sempre più veloce, dall’altro bisogna fare i conti con un quadro legislativo “tradizionale”. Il nostro Paese, così come nel resto del mondo, dovrà revisionare drasticamente il Codice della Strada che definisce veicoli tutte le macchine circolanti su strada guidate dall’uomo, escludendo quindi a priori la possibilità di un’auto in grado di muoversi autonomamente.

Ad oggi la sperimentazione dei sistemi di guida automatizzati, nel nostro paese, è supportata dal Decreto Smart Road, il D.M. n. 70 emanato dal Ministero dei Trasporti il 28 febbraio 2018 che ha introdotto nuove regole per la sperimentazione di veicoli a guida autonoma su strade pubbliche. Inoltre ha istituito un apposito osservatorio tecnico mirato a coordinare le varie iniziative e sperimentazioni e un supporto di studi e ricerche per migliorare la sicurezza stradale. Non ci resta che attendere per vedere come i sistemi ADAS e la guida automatizzata cambieranno il nostro modo di intendere l’auto ed il guidare.

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Vittorio Palmieri

Vittorio Palmieri

Napoletano. Emigrato nell'entroterra irpino-sannita, in controtendenza con l'emorragia dei paesi interni verso la vita metropolitana. Ignoto poeta "prestato alla burocrazia". Nell’entroterra segue percorsi sociali con enti del terzo settore. Ha collaborato ad un progetto di agricoltura sociale con le Associazioni Irpine “Ecopotea Aps” e “Al Centro dei Ragazzi Odv”. Nell’ultimo anno fonda Introterra Aps, nata con lo scopo di rivalutare e riscoprire l'entroterra campano, e con la quale rileva un progetto giornalistico editoriale decennale "bMagazine.it" e fonda l'etichetta "Introterra Edizioni" Aspirante giornalista pubblicista, scrivo per Buonenotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista

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