Le attività di avvicinamento del mercato, delle offerte di lavoro, al mondo della scuola rientrano tra le innovazioni presenti nelle Linee guida per l’orientamento. Il documento, firmato il 23 dicembre dal Ministro Valditara, introduce l’azione di job placement tra le novità che entreranno in vigore dall’anno scolastico 2023-2024.

Un’innovazione inclusa nel PNNR

Le Linee guida erano attese perché riforma prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Si intende con queste misure rafforzare il raccordo tra primo e secondo ciclo di istruzione e formazione. L’intento è quello di consentire una scelta consapevole che valorizzi le potenzialità degli studenti. Così facendo, ci si propone di contrastare la dispersione scolastica e favorire l’accesso all’istruzione terziaria.

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Il provvedimento, fa sapere il Ministro, introduce “una figura nell’ambito del quadro organizzativo di ogni istituzione scolastica che, sulla base dei dati sulle prospettive occupazionali trasmesse dal ministero, dialoghi con famiglie e studenti nell’ottica di agevolare la prosecuzione del percorso di studi o l’ingresso nel mondo del lavoro, al fine di favorire l’incontro tra le competenze degli studenti e la domanda di lavoro”.

Offerte di lavoro a scuola

Si tratta di un servizio di placement scolastico: erogazione di attività di orientamento e intermediazione tra domanda e offerta di lavoro. Opportunità per gli studenti che da tempo sono state sperimentate da singoli istituti di scuola superiore, in particolare per quanto riguarda l’ambito dell’Istruzione Professionale. Ora diventano modalità organizzative specifiche di ogni scuola secondaria di secondo grado. Ogni studente in uscita dal percorso di istruzione o formazione potrà quindi usufruirne, per ridurre i tempi di transizione dalla scuola alla vita professionale. Gli obiettivi principali saranno quindi quelli di promuovere il contatto tra studenti e imprese lungo tutto il percorso scolastico, facilitare la transizione dal mondo della scuola a quello del lavoro e dare coerenza ai titoli di studio.

Il docente mediatore tra offerte di lavoro e competenze degli studenti

La riforma prevede quindi l’istituzione di una figura nell’ambito del quadro organizzativo di ogni istituzione scolastica. Figura che avrà un compito di mediazione e connessione tra le prospettive occupazionali, messe a disposizione dal MIM, e le famiglie. Attraverso un dialogo specifico e serrato accompagnerà gli studenti e i loro familiari a scegliere come proseguire il percorso di studi o come accedere alle professioni, anche grazie ai dati sulle offerte di lavoro relative al territorio di riferimento. Obiettivo è favorire l’incontro tra le competenze degli studenti e la domanda delle aziende e delle professioni.

L’E-Portfolio: uno strumento chiave

Ogni studente vedrà registrate sul proprio portfolio digitale le esperienze e gli apprendimenti, anche personalizzati, che ha acquisito durante il percorso scolastico. Quanto riportato sul portfolio permetterà quindi, nei momenti chiave della definizione del proprio percorso di istruzione e formazione professionale, di fornire dati utili a compiere scelte ponderate e consapevoli. Sarà appunto il docente/tutor a dialogare con lo studente e i suoi familiari, sulla base di quanto emerge appunto dal portfolio, per contribuire alla definizione del percorso ottimale da seguire. Il Decreto prevede inoltre l’utilizzo di una piattaforma digitale unica per studenti e famiglie. Conterrà informazioni e dati per una scelta consapevole nel passaggio dal primo al secondo ciclo d’istruzione, documentazione territoriale e nazionale sull’offerta formativa disponibile e dati utili per la transizione scuola-lavoro, in relazione alle esigenze dei diversi territori.

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Davide Scorza

Davide Scorza

Davide Scorza, educatore in servizi dedicati ai giovani e allo sviluppo di comunità. Curioso delle potenzialità di applicazione dei media in ambito sociale. Aspirante pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista.

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