L’attivista, politico e pastore protestante statunitense Martin Luther King diceva: “Vogliamo tutti i nostri diritti, li vogliamo qui e li vogliamo ora“. Per anni King è stato il leader del movimento per i diritti civili degli afro-americani e oggi rappresenta un’icona storica della lotta per la tutela dei diritti umani, diritti inalienabili dell’uomo che devono essere riconosciuti a ogni individuo per il solo fatto di far parte dell’umanità.

Dai diritti civili, a quelli politici e sociali, i diritti umani esistono dall’antichità, ma il loro formale riconoscimento, in termini di legislazione in materia, vincoli e tutele, nasce con la fine della II Guerra Mondiale e l’evoluzione dell’età moderna. Il 10 dicembre 1948, infatti, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite pubblica la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, un importante documento che tutela le libertà inviolabili della persona e che rappresenta uno dei perni intorno a cui ruota il mondo dei diritti fondamentali.

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Diritti umani: quali sono?

I diritti umani si possono classificare in diritti civili, politici e sociali. I diritti civili sono quelli che attengono alla personalità dell’individuo, come la libertà di pensiero, la libertà personale, di riunione, di religione e la libertà economica. Rispetto a questi ultimi, gli Stati assumono un atteggiamento di astensione, mentre all’individuo è garantita una libertà di arbitrio a patto che il suo agire non violi i diritti civili di altre persone.

I diritti politici sono quelli che attengono alla creazione di uno Stato democratico, comportando una libertà attiva, cioè la partecipazione dei cittadini nel definire l’indirizzo politico dello Stato. Tra questi ci sono i diritti elettorali, che riconoscono la libertà di associarsi in partiti. I diritti sociali, come il diritto al lavoro, all’assistenza, alla salute e il diritto allo studio, implicano che lo Stato assuma un comportamento attivo garantendo ai cittadini concretezza e certezza nella tutela degli stessi e nel riconoscimento delle rispettive garanzie.

La normativa di riferimento

Nell’ordinamento internazionale, la tutela dei diritti umani avviene sia mediante strumenti giuridicamente non vincolanti, sia attraverso convenzioni internazionali che, una volta entrate in vigore, vincolano giuridicamente sia gli Stati che le hanno ratificate, sia quelli che vi hanno aderito. Tali strumenti sono entrati nella storia dal dopoguerra, al fine di evitare il ripetersi delle atrocità commesse durante la II Guerra Mondiale.

Tra gli strumenti giuridicamente non vincolanti c’è la Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo, che fu elaborata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948, data in cui si festeggia, annualmente, la Giornata Mondiale dei Diritti Umani o Human Rights Day. Questo documento si basa sulla dignità intangibile di ciascun membro della famiglia umana, nonché sull’impegno a far rispettare tutte le libertà enunciate senza distinzioni o discriminazioni.

Altri strumenti giuridicamente non vincolanti sono quelli elaborati nel quadro dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa o OSCE, che hanno una concezione più ampia dei diritti umani poiché non coinvolgono solo i rapporti tra singolo individuo e istituzioni, ma anche quelli che intercorrono tra queste ultime.

Tra gli strumenti giuridicamente vincolanti, invece, ci sono le convenzioni internazionali a livello universale, come la Convenzione sul genocidio del 1948, la Convenzione europea sui diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali del 1950, la Convenzione sui rifugiati del 1951, la Convenzione contro la tortura del 1984 e i due Patti delle nazioni Unite: il Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali o PIDESC e il Patto internazionale sui diritti civili e politici o PDCP.

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Brunella Mascolo

Brunella Mascolo

Logopedista e aspirante pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al progetto formativo realizzato dall'Associazione Italiana Giornalismo Costruttivo. Come professionista sanitario, nonché persona molto empatica e introspettiva, scrivo principalmente di tematiche inerenti alla crescita personale e alla prevenzione e alla tutela della salute e del benessere mentale.

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