Il 2020 era stato proclamato “super anno della biodiversità” ma a causa della pandemia, è al 2021 che spetta il passaggio all’azione.

Gli appuntamenti più importanti ­­- la Conferenza delle Nazioni Unite per la Biodiversità (COP15) sul piano internazionale e l’XIII Convegno Nazionale di Biodiversità su quello nazionale – sono stati rimandati rispettivamente a maggio e settembre di quest’anno per via della pandemia globale ancora in corso.

Il 2021 ha così ereditato il peso di attendere alle aspettative pregresse, promosse anche dalla Strategia UE sulla biodiversità 2030 approvata a ottobre 2020, come ricordato dalla presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen:

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici

“Il risanamento della natura si inserisce al centro della nostra strategia di crescita, il Green Deal europeo, e fa parte di un modello di ripresa che restituisce al pianeta più di quanto prende”.

Nel clima di attesa di questi e altri eventi fondamentali il punto di svolta è stata la celebrazione internazionale del World Wildlife Day lo scorso 3 Marzo, istituita nel 2013 dalle Nazioni Unite per onorare il tema della tutela della flora e della fauna selvatiche.

Legambiente e WWF Italia tirano le fila dello stato dell’arte e tracciano la strada da percorrere

Anche nel nostro paese l’eco di questa ricorrenza globale è stata amplificata dagli enti più autorevoli dediti alla salvaguardia della natura in senso lato, che hanno scelto questa giornata di sensibilizzazione per presentare due report incisivi: il Report “Fauna Selvatica a rischio” di Legambiente e il Report “Valore Natura” di WWF Italia.

Il primo sottolinea  quanto il nostro Paese abbia un impatto significativo nel bilancio complessivo della causa su larga scala considerando che ospita circa la metà delle specie vegetali e circa un terzo di quelle animali presenti sull’intero territorio europeo.

Secondo diverse stime, le cause del deperimento di biodiversità – la perdita di habitat, l’inquinamento diffuso, lo sfruttamento massivo delle risorse, le specie aliene invasive – sono tutte riconducibili alle attività antropiche e ciò determina l’aumento delle zoonosi.

Questo fenomeno avviene per effetto del cosiddetto “salto di specie”, favorito da attività quali la deforestazione massiva, la conversione continua dei terreni e l’intensificazione dell’agricoltura che in definitiva abbattono la distanza, anche fisica, tra uomo e fauna selvatica e per estensione quella genetica; così come avvenuto con il Covid 19.

La soluzione proposta, tra le varie più mirate rivolte alle specie colpite dal rischio estinzione, è onnicomprensiva: consiste nell’ attuazione dell’approccio One Health, coniato nel 2004 come paradigma alternativo di prevenzione per unasalute eco-sistemica integrata basata su strategie e politiche in sinergia tra diversi settori.

Il WWF Italia con “Valore Natura” abbraccia le medesime considerazioni concentrandosi sul valore concreto del rinvigorire la Natura, come evoca il nome della campagna lanciata ReNature Italy, che mira a rigenerare il capitale naturale e invertire così il tracollo della biodiversità in modo da rendere la coesistenza tra uomo e natura sostenibile per entrambe le specie.

Questo obiettivo si esprime su più piani. A livello generale, attraverso 4 azioni interconnesse tra loro sintetizzabili con lo slogan “Protect, Connect, Restore, Rewild” . Sul piano più specifico, grazie alla protezione del 30% del territorio nazionale tramite la messa in sicurezza delle foreste naturali più antiche e il potenziamento dei 3 grandi corridoi ecologici sul territorio – alpino, appenninico e della Valle del Po – in qualità di canali di comunicazione tra le aree protette e custodi delle stesse.

La fattibilità del progetto è confermata peraltro da alcuni esempi in ambito europeo – tra cui spiccano quello delle paludi dell’Estonia e delle foreste in Grecia – dove le attività di rinaturazione hanno apportato grandi miglioramenti per le comunità locali e mitigato la deriva in cui versano la biodiversità e il clima.

I progetti che permettono di contribuire nella vita di tutti i giorni

In questo panorama generale di input basati su macro-obiettivi, ci sono validi spunti da cogliere “nel piccolo” per contribuire alla causa della sensibilizzazione sul tema della biodiversità.

Il primo agisce sul piano della sensibilizzazione. Si tratta infatti di esplorare la fauna e la flora della propria città, immortalarli in foto col proprio smartphone (sono ammesse piante, animali, funghi, licheni e qualunque altra specie). Dopo non resta che caricarli sull’applicazione Natusfera o iNaturalist condividendo le proprie osservazioni, per contribuire ad arricchire l’archivio della propria città e competere così con altre di tutto il mondo in occasione del City Nature Challenge 2021.

Questa competizione internazionale si svolgerà dal 30 Aprile al 9 Maggio e terminerà con l’annuncio della città vincitrice di quest’anno; in Italia ha già raccolto l’adesione di circa 15 città ed è un’occasione imperdibile di sentirsi scienziati per un giorno e conoscere meglio la biodiversità urbana.

L’altra iniziativa invece è stata pensata a partire dal lancio del cartone animato MeteoHeroes, ideato dal Centro Epson Meteo e in onda ogni giorno su Boomerang e Cartoonito dallo scorso luglio, che narra le avventure di piccoli supereroi che salvano il pianeta. A partire da marzo, è anche disponibile in edicola l’omonimo album di figurine da collezionare in cui vengono narrate le gesta dei piccoli eroi in giro per il mondo a difesa dell’ambiente, con approfondimenti da ascoltare anche su Spotify alla sezione “MeteoHeroes Podcast”.

Alla fine dell’album inoltre c’è una lettera indirizzata agli insegnanti (ma fruibile da chiunque) in cui vengono proposti una serie di materiali da scaricare a scopo didattico sul sito ufficiale  e riferimenti alla rivista mensile “MeteoHeroes – Insieme per la Terra” pensata per bambini dai 4 ai 7 anni e incentrata sul rispetto della natura, l’importanza dell’ecologia e i pericoli del cambiamento climatico.

Il grande merito di questa iniziativa però non è solo educativo, ma anche etico perché ogni bustina di figurine acquistate permetterà di regalare una casa a un’ape, a supporto del progetto Legambiente “Save the Queen”, lanciata per contrastare l’estinzione di questi piccoli insetti vitali per il nostro pianeta.

Leggi anche:

Legno in laboratorio: ecco l’arma contro la deforestazione

Carne, allevamento e ambiente. Davvero inconciliabili?

Apicoltura. Una scelta di vita a favore dell’ambiente

Condividi su:
Roberta Nutricati

Roberta Nutricati

Laureata in Lettere Moderne a Siena e in Relazioni Internazionali a Torino. Dopo aver vissuto e lavorato in Spagna per un anno, ho conseguito un master in Europrogettazione e il riconoscimento alla Camera dei Deputati come Professionista Accreditata presso la Fondazione Italia-USA a Roma. Collaboro con il settimanale TheWise Magazine e scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare pubblicista.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici