Si inizia a parlare sempre più del sistema di deposito cauzionale sugli imballaggi per bevande monouso anche nel nostro Paese; conosciuto a livello internazionale come Deposit Return System (DRS). Non solo, molte forze si stanno unendo concretamente per virare verso la circolarità delle risorse e dei consumi, per realizzare un’economia circolare reale.

Un esempio concreto di queste azioni partecipa alla Fiera nazionale del consumo critico e degli stili di vita sostenibili che si apre oggi, presso gli spazi di Fiera Milano City. Una tre giorni ricca di eventi: convegni, workshop, laboratori per bambini ed esperienze interattive per tutte le età – anche outdoor – a cui partecipare gratuitamente previa registrazione.

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Il progetto di NoPlà: “Facciamo esercizio contro la plastica monouso”

Proprio a questo obiettivo contribuisce l’associazione Giacimenti Urbani, che, in qualità di capofila insieme alla Scuola agraria del parco di Monza come partner, sarà presente per l’occasione con “NoPlà AGain – riutilizzare è un vantaggio per tutti”. Il progetto è nato nell’ambito del bando Cariplo “Plastic Challenge 2020” – in cui è risultato vincitore – e intende contrastare l’usa e getta, attraverso due circuiti di riutilizzo di contenitori, sia per il cibo d’asporto, che per bevande, gelati e alimenti in bicchiere.

La sperimentazione sta iniziando a Milano – dove ci sono già cinque attività aderenti – ma l’obiettivo di partenza è coinvolgere almeno 40 locali del take away e 20 del drink in questo modello di deposito cauzionale a “3R” (Riempi-Ritorna-Ricircola). La proposta incorpora dichiaratamente il modello svizzero reCircle nato nel 2015 che oggi conta oltre 1400 locali e si è esteso in Danimarca, Germania, Estonia e Paesi Bassi.

Queste azioni portate avanti verranno presentate al pubblico nel corso della fiera, durante i due eventi previsti per la giornata conclusiva del 1 maggio:

  • Il riutilizzabile – una soluzione possibile” presso lo spazio dell’associazione nella sezione Abitare Green (h. 11-12)per presentare a tutti il progetto stesso e la Stoviglioteca, un circuito di stoviglie lavabili per pic-nic, feste e sagre
  • “il Manifesto del riutilizzo” presso la Sala Rossa (h.16 – 18), presentato dal tavolo di lavoro Resta in Circolo (RiC) e destinato alle istituzioni politiche, affinché creino le condizioni per attivare i circuiti in questione.

La Città metropolitana di Torino fa il primo passo tra le autorità locali

Introdurre un sistema di deposito cauzionale anche in Italia è il proposito per cui si sta spendendo in prima linea l’associazione Comuni Virtuosi, di cui vi abbiamo già parlato in occasione della loro partecipazione alla presentazione del piano elaborato da Ecco think tank per decarbonizzare la plastica.

La campagna nazionale in questione è “A buon rendere, molto più di un vuoto”, ideata per raccogliere adesioni a tutti i livelli e consenso dei cittadini (firmando la petizione) per creare uno strumento di contrasto allo spreco degli imballaggi monouso.  Attualmente hanno aderito 21 organizzazioni – 16 nazionali e 5 europee – tra cui Zero Waste Europe, che ha dichiarato che, secondo gli studi, è sufficiente usare un bicchiere 4 volte e un contenitore 13 per avere un vantaggio ambientale e contribuire alla riduzione di CO2.

A questo gruppo crescente di adesioni si è appena aggiunta la Città metropolitana di Torino. Si tratta della prima autorità locale in Italia che prende parte formalmente a questo impegno, un contributo determinante essendo una delle più grandi aree metropolitane per estensione e numero di abitanti.

Enzo Favoino, coordinatore scientifico della campagna, ha dichiarato:

“È un passo importante, perché allarga il fronte dei partner in direzione delle Amministrazioni locali, che riteniamo essere in prospettiva tra i maggiori beneficiari della istituzione di uno schema nazionale di deposito cauzionale”.

L’iniziativa di sensibilizzazione si è ispirata proprio a uno dei partner internazionali della campagna, la Ong Recycling Netwerk Benelux, alla guida di una coalizione che lo scorso anno ha conseguito l’approvazione da parte del governo olandese di sistema di deposito cauzionale “ampliato”; quello già in vigore riguardava solo le bottiglie di plastica grandi. Questo traguardo è stato possibile grazie al sostegno delle province e del 98% dei comuni olandesi.

Il sistema di deposito cauzionale in Europa

Sulla stessa falsariga, sono molti gli esempi replicabili intorno a noi.

L’avanzamento più recente viene dall’Austria. Vöslauer infatti, il più grande fornitore di acqua minerale, una settimana fa ha inaugurato l’unico impianto che utilizzerà bottiglie in PET ricaricabili, tolte dagli scaffali 13 anni fa e ora parte di un sistema di vuoto a rendere su base volontaria.

La Spagna ha approvato il 31 marzo scorso il progetto di legge sui prodotti in plastica monouso in cui viene esplicitato l’obbligo – a partire dal 1 gennaio 2023 – di destinare nei luoghi pari o superiori ai 400mq un 20% alla vendita di prodotti sfusi e contenitori riutilizzabili. Questa previsione è stata mutuata dalla recente analoga legge francese.

La Scozia è stata il primo Paese anglosassone a introdurre il sistema di deposito cauzionale nell’agosto 2023, dopo il voto favorevole in Parlamento del maggio 2020.

A tal fine il Regno Unito ha lanciato una consultazione pubblica, un metodo adottato anche in questo periodo dalla Nuova Zelanda che chiuderà la propria finestra l’8 maggio per introdurre il proprio DRS nazionale. Dopo i risultati molto favorevoli, il governo inglese ha annunciato la presentazione del proprio sistema di deposito cauzionale entro giugno, che sarà attuato dal 2024.

Stessa deadline nei Paesi Bassi per il divieto di plastica usa e getta e imballaggi monouso in tutti i luoghi di consumo sul posto, eccetto per le istituzioni sanitarie; mentre per il take away il divieto partirà a luglio 2023.

Infine da oltreoceano la Corea del Sud, dove il 10 giugno entrerà in vigore il primo DRS al mondo per tazze monouso; è il Paese con il più più grande mercato di caffè di marca dell’Asia orientale, con oltre 70 mila punti vendita.

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Roberta Nutricati

Roberta Nutricati

Laureata in Lettere Moderne a Siena e in Relazioni Internazionali a Torino. Dopo aver vissuto e lavorato in Spagna per un anno, ho conseguito un master in Europrogettazione e il riconoscimento alla Camera dei Deputati come Professionista Accreditata presso la Fondazione Italia-USA a Roma. Collaboro con il settimanale TheWise Magazine e scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare pubblicista.

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