L’abbandono scolastico è un fenomeno che descrive la tendenza a non proseguire gli studi o intraprendere percorsi professionalizzanti dopo il conseguimento della licenza media, una vera e propria emergenza a livello europeo.

Per far fronte a questo problema, Sopra Steria, società di servizi digitali e sviluppo di software, ha ideato per la Comunità di Sant’Egidio, movimento laicale di ispirazione cristiana con un’attenzione particolare alle situazioni di disagio, un’app che sostiene bambini e adolescenti durante il loro percorso didattico per evitare l’abbandono scolastico.

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Le cause dell’abbandono e la strategia europea che sta invertendo il trend

L’abbandono scolastico fa parte del più ampio fenomeno della dispersione scolastica, che riguarda diverse situazioni spesso difficili da misurare. Alcune di queste comprendono l’evasione dell’obbligo o la scarsa frequenza, il mancato raggiungimento di adeguate competenze, difficoltà legate a reddito e condizioni socioeconomiche, che sono anche all’origine della povertà educativa digitale. Il basso livello di competenze di molti giovani si riflette sul tasso di occupazione nel mondo del lavoro e sulla capacità del Paese di produrre PIL, oltre che gravare sui conti pubblici.

Il tasso di abbandono scolastico è misurato attraverso il cosiddetto indice ELET, Early Leavers from Education and Training, ossia che misura l’abbandono prematuro di istruzione e formazione, riferito alla popolazione giovanile tra i 18 e 24 anni. Essendo l’istruzione area di competenza dell’Unione europea, e non solo dei singoli Stati, il consiglio europeo in una Raccomandazione del febbraio 2021 ha posto come obiettivo che l’ELET si attesti al 9%.

La Commissione europea nella strategia Europa 2020 ha elaborato diverse strade per affrontare il problema: misure di prevenzione tese ad affrontare i problemi strutturali che possono causare l’abbandono precoce; misure di intervento, con l’obiettivo di combattere qualunque difficoltà degli studenti al suo manifestarsi, migliorando la qualità dell’istruzione e della formazione, offrendo un sostegno mirato e misure di compensazione, che creano nuove opportunità di ottenere una qualifica per coloro che hanno abbandonato precocemente i percorsi di istruzione e formazione.

Dagli ultimi dati elaborati da Eurostat nel 2009 la media europea di abbandoni scolastici era del 14%. Nel 2019, la percentuale è scesa fino al 10,2%, sfiorando così l’obiettivo precedente del 10% posto per il 2020.

La diminuzione dell’abbandono scolastico in Italia e i Paesi che hanno adottato le strategie migliori

Nella lotta all’abbandono scolastico si è distinto il Portogallo, che da una percentuale che ammontava al 45% è passato ad un solo 10,2% nel 2019. L’Italia è in miglioramento. Dal 2011 al 2020 tasso di abbandono è diminuito del 4,7%. Infatti nel 2020 si è registrata una percentuale di abbandoni pari al 13,1%. Da questo punto di vista il nostro Paese ha raggiunto il proprio obiettivo. Tuttavia la situazione italiana è ancora lontana dai risultati più alti che si registrano in Croazia, Lituania e Grecia dove il dato è addirittura sotto il 5%

In Finlandia e in Ungheria si interviene già nella prima infanzia attraverso piani di istruzione prescolastica e la frequenza obbligatoria fin dai tre anni. In molti Paesi Europei si offrono piani di apprendimento individuali e si supportano le famiglie più svantaggiate con incentivi finanziari. Molto efficaci risultano i sostegni linguistici per gli studenti stranieri e l’inserimento di figure specializzate per il benessere psicologico. Tra le buone pratiche contro l’abbandono scolastico si inserisce anche l’utilizzo di banche dati a cui attingere per le proposte di intervento già sperimentate.

I dati tornano utili anche per monitorare e prevenire l’abbandono scolastico. L’app elaborata da Sopra Steriad, fruibile sia da web che da smartphone, permette di raccogliere le informazioni relative agli studenti per avere una visione globale delle diverse situazioni. L’applicazione raccoglie e gestisce le segnalazioni che arrivano dagli enti sul territorio e dal contact center dedicato, il cui numero è 06.8992244, per indirizzarle agli operatori volontari della Comunità di Sant’Egidio autorizzati ad assistere i ragazzi nel loro percorso scolastico.

Si interviene così sulla cosiddetta dispersione implicita che riguarda i casi a rischio che potrebbero degenerare in un vero e proprio abbandono scolastico. È questo un ulteriore esempio di come il pubblico, il privato e il terzo settore possano cooperare insieme per la soluzione di alcune problematiche emergenti della nostra società.

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Giacomo Capodivento

Giacomo Capodivento

Insegno religione dal 2012. Laureato in Comunicazione e Marketing e studente in Comunicazione e innovazione digitale. Per me occuparmi di comunicazione è una questione politica. Oggi collaboro con BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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