Come abbiamo visto di recente su BuoneNotizie.it, le api svolgono un ruolo cruciale a favore dell’ecosistema. Sono state esaminate anche le azioni a tutela delle api e degli impollinatori in Europa e in particolare in Italia. Ma, sul piano individuale, quali sono le azioni quotidiane che ognuno di noi può intraprendere per salvare le api?

Api e biodiversità: la Giornata Mondiale delle api

Dal 2017, il 20 maggio di ogni anno si celebra la Giornata mondiale delle api, istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, volta alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica sull’importanza delle api e degli impollinatori. Nel contempo, questa giornata è anche un’opportunità per esperti, politici e gente comune per definire attività concrete che garantiscano la sopravvivenza delle api. La scelta della data non è casuale. Infatti il 20 maggio coincide con la data di nascita dello sloveno Anton Janša (1734-1773), che fu un pioniere delle tecniche di apicoltura moderne nel suo paese natale.

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5 modi per tutelare e salvare le api

1. Evitare l’uso dei pesticidi

Una delle maggiori minacce per le api è l’utilizzo dei pesticidi, in quanto causano la paralisi e la conseguente morte di questi insetti. É quindi importante tornare a un’agricoltura più sostenibile, fondamentale per salvaguardare la biodiversità, poiché è tra le pratiche che ci consentiranno di salvare api e impollinatori dall’estinzione. Anche noi, nel nostro piccolo, possiamo fare qualcosa: se abbiamo a disposizione un orto, possiamo evitare l’utilizzo dei prodotti chimici, in questo modo diamo alle api la possibilità di sopravvivere. Esistono diversi rimedi sostenibili per liberarsi dei parassiti indesiderati. Su questo sito puoi trovare gli insetticidi naturali più utilizzati.

2. Piantare fiori che piacciono alle api

La mancanza di un habitat dove le api possano trovare cibo nutriente è tra le cause principali della loro diminuzione. Per questo motivo è importante dare loro un spazio, anche piccolo, in cui trovino il nutrimento necessario. Non serve avere un giardino, possiamo piantare i fiori in vasi e fioriere da lasciare sul terrazzo o sul balcone. Le loro piante preferite sono i fiori con cime singole come calendule, tulipani e margherite, poiché producono più polline e di conseguenza per loro sarà più semplice raggiungerlo.

3. Firmare le petizioni a tutela delle api

Le api sono in declino: secondo gli scienziati, tra 100 anni le api potrebbero scomparire, con conseguenze senza precedenti su ecosistemi e alimentazione. A partire da queste considerazioni, alcune associazioni, come Greenpeace e WWF, hanno lanciato petizioni che si impegnano a salvaguardare le api, chiedendo al Governo italiano e alla Commissione Europea di prendere dei provvedimenti rapidi ed efficaci. Esse saranno utili solo se firmate da un gran numero di persone.

4. Chiamare l’apicoltore quando troviamo un alveare

Nel momento in cui ci si accorge che delle api stanno costruendo un nido nella nostra casa, bisogna evitare di commettere movimenti bruschi vicino all’alveare o di spruzzare spray tossici. La scelta migliore che possiamo fare è quella di far intervenire un apicoltore, poiché quest’ultimo saprà come muoversi e come raccoglierle. Ogni regione ha la sua lista di professionisti che possano rimuovere gli alveari vicino alle abitazioni. Su questo sito puoi trovare alcuni indirizzi di apicoltori da contattare. Una volta raccolti, gli insetti diventeranno di proprietà dell’apicoltore.

5. Acquistare miele locale e bio

Altra scelta che possiamo fare per salvare api e impollinatori è quella di acquistare miele biologico o locale, prodotto con criteri tali da garantire che le coltivazioni intorno agli apiari siano prive di prodotti chimici che, se da un lato, uccidono i “nemici” della pianta coltivata, dall’altro sono letali per gli insetti essenziali alla sopravvivenza degli ecosistemi.

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Giulia De Giacinto

Giulia De Giacinto

Giulia De Giacinto. Appassionata di Motorsport, in particolare di Formula 1; mi piace raccontare le sue connessioni con la sostenibilità e storie di grande ispirazione. Attualmente scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista. Aspirante pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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