Si è conclusa ieri, 28 novembre, la ventiquattro ore di sconti del Cyber Monday, il “Lunedì virtuale“, una giornata dedicata ai super sconti per gli articoli elettronici e tecnologici. Il termine coniato nel 2015 da Ellen Davis, vicepresidente della National retail Federation, federazione che promuove Shop.org, in occasione dell’evento annuale dedicato agli e-commerce. Il web in questa giornata, come per la settimana del Black Friday, si riempie di offerte last-minute sui prodotti elettronici invenduti.

Cyber Monday e Black Friday, una corsa agli sconti che fa male al pianeta

Dietro ai nostri acquisti a basso conto, c’è molto di più dell’oggetto che ci viene recapitato a casa. Durante questa corsa sfrenata allo sconto ci ritroviamo spesso ad acquistare prodotti di cui non abbiamo un reale bisogno, riempiendoci casa di cose che probabilmente non useremo mai. Secondo le stime della società Italiana di Medicina Ambientale (Sima), gli acquisti degli italiani online, durante il Cyber Monday e il Black Friday, comportano 400mila tonnellate di CO2 emesso a livello globale.

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Il numero sempre maggiore di consumatori che aderiscono a questi sconti, sia online che nei negozi fisici, data la sua concentrazione in un periodo di tempo brevissimo ha un impatto diretto ed estremamente dannoso per l’ambiente. Infatti «un prodotto comprato sul web in Italia – commenta Alessandro Miani , presidente di Sima – deve essere infatti imballato, spedito e consegnato al domicilio del cliente, passando da hub e magazzini vari, spesso percorrendo migliaia di chilometri a bordo di aerei e camion prima di arrivare a casa dell’acquirente. Quando sono milioni i consumatori che fanno acquisti contemporanei in un arco di tempo ristretto, i costi ambientali si impennano raggiungendo livelli altissimi».

Compriamo per buttare: l’80% dei nostri acquisti finisce in discarica

Secondo le stime del Waste Managed, gruppo di raccolta rifiuti britannico, fino all’80% degli acquisti fatti durante il Black Friday e Cyber Monday finisce in discarica, incenerito o non riciclato. A colpire sono le statistiche riguardanti i rifiuti elettronici: solo il 29% dei rifiuti elettronici causati da Black Friday e Cyber Monday sono riciclati e ogni anno 1,4 milioni di tonnellate di prodotti elettronici acquistati durante il weekend finiscono in discarica.

Lo studio, condotto dal forum Waste Electrical and Electronic Equipment (WEEE), nelle nostre case ci sono circa 74 dispositivi, circa 9 non vengono nemmeno mai utilizzati e 4 sono invece mantenuti anche se non funzionanti. I telefonini rappresentano un problema crescente: sono circa 16 miliardi nel mondo e 5,3 miliardi di questi andrà buttato entro il 2021. Il Cyber Monday, con le sue lusinghe di sconti ci attrae come il canto delle sirene, contribuendo allo spreco di tante materie prime che non riescono ad essere riutilizzate.

Dal Green Friday al Buy Nothing Day: boicottare lo shopping compulsivo

Cresce la consapevole sulla dannosità dello shopping compulsivo del Cyber Monday e del Black Friday tra i consumatori e tra i vari brand. In Italia azioni di consapevolezza sono promosse dal gruppo di attivisti di Green Peace, che hanno invaso le principali vie dello shopping milanese con l’installazione di un pacco regalo interamente fatto di rifiuti plastici con lo slogan “Il regalo che il Pianeta non vuole”. L’evento è accompagnato dalla Make Something Week, una settimana di eventi-laboratorio gratuiti che si terranno in tutto il mondo da oggi fino al 2 dicembre, per insegnare a dare nuova vita ad oggetti inutilizzati.

Il Green Friday è la risposta anticonsumistica al modello Cyber Monday. Il Green Friday si presenta infatti come una valida alternativa al consumo compulsivo e agli acquisti non necessari dettati dalla logica promozionale. In questo modo noi consumatori diventiamo responsabili verso i nostri acquisti e i nostri consumi, senza dimenticare anche l’ambiente in cui viviamo. Non più succubi del marketing, quindi, ma liberi di fare le nostre scelte in base ai nostri effettivi bisogni. Allo stesso modo si moltiplicano le iniziative “Buy Nothing Day”, un boicottaggio all’acquisto nel periodo dei saldi. All’iniziativa aderiscono diversi brand tra cui Ecoalf, società spagnola che produce prodotti tessili dagli scarti plastici, che durante i saldi chiudono i propri store fisici ed online: in un mondo che urla sempre più forte aziende come questa hanno scelto il silenzio per distinguersi da altri brand.

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Vittorio Palmieri

Vittorio Palmieri

Napoletano. Emigrato nell'entroterra irpino-sannita, in controtendenza con l'emorragia dei paesi interni verso la vita metropolitana. Ignoto poeta "prestato alla burocrazia". Nell’entroterra segue percorsi sociali con enti del terzo settore. Ha collaborato ad un progetto di agricoltura sociale con le Associazioni Irpine “Ecopotea Aps” e “Al Centro dei Ragazzi Odv”. Nell’ultimo anno fonda Introterra Aps, nata con lo scopo di rivalutare e riscoprire l'entroterra campano, e con la quale rileva un progetto giornalistico editoriale decennale "bMagazine.it" e fonda l'etichetta "Introterra Edizioni" Aspirante giornalista pubblicista, scrivo per Buonenotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista

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