Non tutti attendono il Natale con trepidazione e felicità anzi, per alcuni il tempo delle festività rappresenta un periodo critico, ricco di ansie e malcelate paure, che invece la frenesia degli impegni quotidiani allevia. Del resto il clima che si respira nei giorni di fine dicembre è magico perché è caratterizzato da incontri con chi non si vedeva da tempo e da cene e pranzi tra familiari ed amici, che in periodo di pandemia da Covid-19, sono sottoposti a misure di sicurezza.

La malinconia natalizia colpisce soprattutto chi è costretto a trascorrere le festività in solitudine, come spiega una ricerca pubblicata sulla rivista scientifica “Innovations in Clinical Neuroscience” , riflettendo sul proprio vuoto relazionale. Combattere il peggioramento dell’umore durante il periodo di festività non è semplice, ma piccoli e semplici gesti possono dare i loro benefici:  ci si può finalmente dedicare a diverse attività trascurate per mancanza di tempo, si può sorseggiare una calda bevanda davanti a un film, leggere un buon libro oppure si possono conoscere nuove persone durante eventi di socialità. Gli esperti hanno indagato le motivazioni di una generale infelicità e a parlarne è la psicologa e psicoterapeuta cognitivo – comportamentale Serena Valorzi.

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Perché effettivamente il periodo delle feste può essere causa dell’emergere di disagi psicologici?

Natale e Capodanno sono in arrivo e con loro si presenta l’idea che questo periodo debba per forza essere felice e spensierato. Così, è il tempo dell’anno in cui, per molti di noi che tanto gioiosi non sono, aumentano i pensieri tristi e autocritici . “Dovrei essere contento, dovrei avere tanti amici con cui festeggiare, dovrei avere una famiglia calorosa come nei film e come appare nei migliori di foto sui social network e invece sono qui, solo infelice e triste, sarà per colpa mia? Sono sfortunato e destinato a esserlo anche in futuro?”. 

Aggiungo che le feste natalizie cambiano anche la routine di scuola e lavoro e aumenta il tempo in cui una persona potrebbe stare a casa a rimuginare sulla sua infelicità, anziché uscire con gli amici e divertirsi con loro, oppure possono esserci questioni pratiche scomode o addirittura dolorose, come l’interrogativo:”Quest’anno passo il Natale con la mamma o con il papà?”. 

Quali sono i principali disagi che emergono a Natale?

Con queste premesse può esserci un’esacerbazione di tristezza, rabbia o ansia, che possono anche accompagnarsi a manifestazioni comportamentali che a loro volta aumentano il disagio.

Da un punto di vista comportamentale, quali sono le conseguenze dell’emergere di queste problematiche? Quali sono gli atteggiamenti più ricorrenti?

Chi è triste, arrabbiato o ansioso può cercare sfogo o sollievo richiudendosi in casa, cercare l’annebbiamento nei videogiochi o nelle serie TV, oppure uscire ed esagerare con alcol o altre sostanze. Qualcuno può essere più aggressivo con i propri familiari e di certo, tutti questi comportamenti che possono sembrare efficaci nel brevissimo, peggiorano il disagio proprio e altrui. 

Cosa effettivamente possono fare le persone che ne sono vittima? A chi si possono rivolgere?

Chi sente il disagio aumentare farebbe bene a cercare il più possibile il contatto e il dialogo con gli altri. Se ci sono persone più vicine, essere onesti con se stessi e con l’altro è sempre una buona via. “Scusami se in questo periodo sono più irascibile, è che mi sento a disagio con tutta questa ostentata felicità in giro, perché io mi sento in fondo triste e scontento”. Ci vuole coraggio a mostrare le proprie vulnerabilità, ma è sicuramente la buona via per stare meglio e se non sono sufficienti amici e familiari, ci siamo noi psicologi e psicoterapeuti a poter dare una mano più “tecnica”.

Cosa può fare chi è vicino a queste persone? Quali sono i principali errori che si possono commetter pensando di fare del bene?

Se vedete un vostro amico, figlia o padre un po’ diverso dal solito, cercate di stare loro vicino e di parlare esprimendo la vostra preoccupazione. Rimanete in ascolto o dite cosa sentite voi e chiedete loro cosa potrebbe farli star meglio o proponetegli di stare insieme. Il contatto caloroso e rispettoso fa magie.

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Antonella Acernese

Antonella Acernese

Antonella Acernese, aspirante pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it da settembre 2020 grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista. E tu cosa stai aspettando?

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