Il Primo Ministro Fumio Kishida tra fine aprile e inizio maggio ha visitato Paesi come Egitto, Ghana, Kenya e Mozambico in vista del vertice G7 in Giappone che si terrà ad Hiroshima dal 19 al 21 maggio. Con l’avvicinarsi del vertice il Primo Ministro ha espresso la sua volontà di rafforzare i legami con il sud del mondo ovvero le nazioni in via di sviluppo a sud dell’equatore. Gli obiettivi principali: ridurre il terrorismo e migliorare le condizioni di vita grazie anche ad un supporto economico da parte degli Stati membri.

G7 in Giappone: cos’è importante sapere

Il Gruppo dei Sette è un forum intergovernativo composto da nazioni il cui peso politico, economico, industriale e militare è ritenuto di centrale importanza. Basti pensare che il gruppo rappresenta oltre il 62% della ricchezza netta mondiale secondo il report stilato dal credito svizzero (Credit Suisse Global Wealth Report Databook).

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Nato ufficialmente nel 1976 con la partecipazione di Paesi come Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti d’America, gli obiettivi principali sono quelli di definire le risposte politiche alle sfide globali e facilitare le iniziative macroeconomiche condivise dai suoi membri dopo che negli anni ’70 si è assistito al Nixon shock. Nello specifico, Il 15 agosto 1971 è il giorno che segna una svolta nella storia economica mondiale. In effetti, a Camp David nel Maryland, Richard Milhous Nixon, 37° presidente degli Stati Uniti d’America, stremato dalle spese per la guerra del Vietnam annuncia la fine della convertibilità del dollaro in oro. È la fine di Bretton Woods il sistema monetario globale fondato nel 1944 dall’economista statunitense Harry Dexter White.

G7 in Giappone: Hiroshima pronta ad accogliere il gruppo dei sette

Dal 19 al 21 maggio 2023 il Giappone ospita il 49° G7 (settimo in Giappone) al Grand Prince Hotel di Hiroshima. In occasione del vertice i leader conosceranno la realtà dell’uso delle armi nucleari e condivideranno il loro desiderio di pace.

G7 Giappone grafico armi nucleari

G7 Giappone grafico armi nucleari

La richiesta rivolta al Primo Ministro Fumio Kishida sottolinea che l’abolizione delle armi nucleari è cruciale per proteggere l’umanità mentre la Russia minaccia ripetutamente di farne uso. Inoltre, mostrando al mondo la forza della ripresa di Hiroshima dal bombardamento atomico il Giappone può sottolineare ancora una volta la preziosità della pace.

Non sono soddisfatto del mancato utilizzo delle armi nucleari. Voglio che ne discutano l’eliminazione.

Masako Wada sopravvissuto ai bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki

I leader politici che parteciperanno al convegno tratteranno tra i vari argomenti quello dell’agricoltura e della sicurezza alimentare che dopo la pandemia di COVID-19 e l’aggressione russa nei confronti dell’Ucraina hanno aggravato le sfide a cui è esposto il G7 in Giappone soprattutto per i paesi sottosviluppati.

G7 Giappone i leader politici partecipanti

G7 Giappone: leader politici partecipanti

G7 Giappone: ospiti invitati

G7 Giappone: ospiti invitati

Il Giappone come soluzione alla crisi alimentare in Africa?

Secondo Ahunna Eziakonwa, Assistente Amministratrice del programma di sviluppo delle Nazioni Unite e Direttore Generale per l’Africa, Il Sistema di Cooperazione Internazionale del Giappone potrebbe essere una soluzione all’attuale crisi alimentare che colpisce il continente africano. Inoltre, sempre secondo l’agenzia di cooperazione che prende il nome di J.I.C.A. il Giappone ha svolto un ruolo strategico per aumentare la sicurezza alimentare nel continente e ha dichiarato di voler fare di più e sostenere i Paesi africani nel fronteggiare i nuovi danni economici causati dalla guerra in Ucraina.

Dal 2008 il Giappone lavora ad un programma per lo sviluppo della produzione di riso africano chiamato C.A.R.D. al fine di aumentare la quantità del cereale per il mercato dell’intero continente. Il primo obiettivo di questo programma è stato raggiunto quando si è raddoppiata la disponibilità dell’Africa sub-sahariana da 14 milioni di tonnellate ai 31 milioni del 2018. Parte della seconda fase del programma invece è improntata sulla costruzione di poli regionali africani per la meccanizzazione agraria. Effettivamente, la maggior parte delle macchine utilizzate dagli agricoltori locali sono prodotte in Cina e in India dove risultano più economiche da fabbricare.

Anche il Senegal ha collaborato con l’agenzia di cooperazione internazionale giapponese per aumentare la produttività e la qualità del riso prodotto localmente. L’agenzia di sviluppo giapponese ha lavorato per aumentare l’irrigazione locale perché pur essendoci il supporto dei fiumi del nord le precipitazioni sono limitate. Tuttavia, proprio la zona del fiume Senegal risulterà fondamentale nei continui sviluppi idro-agricoli. Difatti, si parla di un’area che contribuirà per circa il 60% della produzione totale di riso nel programma di accelerazione dell’agricoltura senegalese.

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Vincent Truppo

Vincent Truppo

Tra i miei focus principali, abbattere gli stereotipi che talvolta non danno la possibilità di conoscere realmente chi ci circonda, la definizione del termine stereotipo rappresenta appieno il mio lavoro. Con enorme piacere collaboro con BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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