La digitalizzazione sta cambiando profondamente la nostra esperienza culturale, non solo in termini di accesso, produzione e diffusione di contenuti basati su nuove tecnologie, ma anche in termini di creazione, apprendimento e partecipazione. Tra le numerose proposte culturali offerte dal web, musei e biblioteche virtuali hanno tra gli altri, lo scopo di garantire un accesso universale alla conoscenza. Gli archivi sono numerosissimi e in grado di soddisfare i gusti più disparati. Dai modelli della natura ai quali ispirarsi per risolvere problemi complessi ai suoni di apparecchiature obsolete; dalla storia degli studi sul cervello umano alle testimonianze di vita delle generazioni passate.

AskNature: una raccolta di modelli naturali a cui ispirarsi per affrontare sfide complesse

AskNature è una vera e propria guida al mondo naturale, una biblioteca virtuale nella saggezza della natura, un progetto del Biomimicry Institute, un’organizzazione senza scopo di lucro che promuove la biomimetica, ovvero un approccio all’innovazione che cerca soluzioni sostenibili alle sfide umane emulando i modelli e le strategie collaudati dalla natura.

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Il sito AskNature è composto da diverse sezioni, che includono le strategie biologiche, ovvero oltre 1.700 profili di modi specifici in cui gli esseri viventi hanno affrontato varie sfide; dei progetti implementati con successo e ispirati dalla biomimetica; strumenti per insegnanti e studenti e collezioni di saggi che identificano una tendenza o un modello emergente tra varie strategie e innovazioni biologiche.

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Design del tetto del Teatro Esplanade di Singapore, progetto ispirato alla buccia spinosa del frutto locale durian (Unsplash)

Museum Of Endangered Sounds: un museo per conservare i suoni della tecnologia

Dalla natura ai suoni artificiali, il Museum Of Endangered Sounds, ovvero il museo virtuale dei suoni in via d’estinzione è stato creato da Brendan Chilcutt nel 2012 come progetto universitario. L’intento era quello di preservare i suoni delle sue vecchie tecnologie e apparecchiature elettroniche preferite, come ricorda lo stesso Chilcutt, “il tintinnio e il ronzio di un nastro VHS risucchiato nell’utero di un videoregistratore JVC HR-7100 del 1983, l’avvio sinfonico di una macchina Windows 95, il cinguettio degli “angeli” alloggiati nei recessi di un vecchio televisore a tubo catodico”.

Nel sito si trovano le immagini in bianco e nero dei vari oggetti tecnologici del passato: cliccando su ognuna di queste, è possibile ascoltarne il suono, anche in contemporanea, per un risultato assolutamente avanguardista.

I suoni raccolti nel Museum Of Endangered Sounds diventeranno sempre più rari da ascoltare; i nuovi dispositivi, infatti, con le loro interfacce sempre più silenziose e minimaliste si allontanano inesorabilmente da questo passato, che i giovani potranno però imparare a conoscere grazie al creativo progetto sviluppato da Chilcutt.

Global Brain Museum: una biblioteca virtuale per la storia della ricerca sul cervello

Il Global Brain Museum (GBM) è un’altra interessante biblioteca digitale sulla storia della ricerca sul cervello a livello globale, lanciato al Forum Virtuale FENS (Federation of European Neuroscience Societies) nel 2020 e sviluppato dal Comitato Storico FENS, in collaborazione con IBRO, l’International Brain Research Organization, che mira a promuovere e supportare le neuroscienze in tutto il mondo.

In una prima sezione sono riportate le pietre miliari della ricerca sul cervello; dagli studi citati nel papiro egizio di Edwin Smith, risalente al diciassettesimo secolo a.C., il più antico testo di trauma conosciuto nella storia, fino alle scoperte di Golgi e Cajal nel 1873, premi Nobel che crearono i disegni rivelatori della composizione del cervello.

In una seconda sezione è possibile avviare ricerche nel database delle istituzioni del Global Brain Museum, che preservano l’eredità storica della Brain Research filtrando per tipo di istituzione, paese, anno e personaggi di rilievo.

Biblioteche virtuali: Memoro, la banca della memoria

Oltre alla natura, ai suoni del passato e alle ricerche, un patrimonio da preservare nel tempo è quello della memoria. Memoro si prefigge proprio questo scopo. Una Banca della Memoria, una biblioteca virtuale in costante divenire che raccoglie le esperienze e i racconti di vita di persone nate prima del 1950, per preservare e mantenere il ricordo di ciò che i nostri anziani hanno vissuto o erano soliti raccontarci.

Memoro è un progetto nato in Italia, a Torino nel 2007 e gestito dal 2009 dall’Associazione Banca della Memoria Onlus. Negli anni l’iniziativa si è ampliata, acquisendo un respiro internazionale, grazie a collaboratori attivi in diversi paesi del mondo.

All’interno del sito, il materiale è raccolto in clip audio o video di qualche minuto suddivisi in percorsi tematici; grazie alla semplicità dell’utilizzo della piattaforma, chiunque può contribuire alla creazione di nuovi contenuti, diventando un “cercatore di memoria”. Il pubblico di riferimento è assolutamente ampio, ma i giovani, restano i veri destinatari della memoria e custodi dell’esperienza.

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Giulia Angelon

Giulia Angelon

Mi piace esplorare l’esistenza, osservandone i misteri e sperimentando la forza creatrice che genera l'atto di comunicare quando nasce dall’ascolto e dal dialogo. Per BuoneNotizie.it scrivo di benessere e innovazione in chiave culturale, imparando l’arte di esserci nelle cose con intensa leggerezza.

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