World Economic Forum 2021: a oltre un anno dal primo lockdown, è ora di gettare le basi per la ripresa economica.

A inizio giugno, la commissione di esperti del World Economic Forum 2021 si è riunita per discutere come favorire una ripresa economica equa e sostenibile e hanno individuato sei macro-settori, in un mondo ancora più interconnesso, digitalizzato e automatizzato.

1. La politica fiscale e monetaria

Proprio in questi giorni la proposta degli Stati Uniti di istituire una minimum tax globale sulle imprese ha ricevuto l’approvazione di oltre 130 paesi, compresi Cina e India. Si tratta di un passo fondamentale per contrastare i paradisi fiscali che cercano di attirare le multinazionali con tassazioni molto basse o nulle. L’aliquota minima del 15% sul fatturato garantisce una maggiore entrata per gli Stati aderenti, che possono dunque aumentare gli investimenti. Il Segretario al Tesoro statunitense Janet Yallen ha definito l’accordo “Un momento storico: per decenni gli USA hanno partecipato a una competizione autolesionista abbassando le imposte sulle aziende. Il risultato è stato una corsa globale al ribasso nella tassazione. Questo ha privato i paesi di grandi risorse“.

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2. I lavori e gli stipendi

Il sistema lavorativo post-Covid è decisamente più interconnesso, automatizzato e digitale. Questo rende necessario un aggiornamento delle competenze dei lavoratori, e sarà molto importante estenderle a tutti. 
La pandemia inoltre ha obbligato l’automazione di diversi processi lavorativi e quindi distrutto numerosi posti di lavoro. Un passaggio fondamentale sarà dunque lo stimolo a crearne di nuovi e garantire condizioni contrattuali dignitose, specie per le categorie che sono state più colpite. 

3. La scuola e la formazione

Gli effetti della pandemia si sono visti anche nel sistema scolastico, dove la necessità di adottare la didattica a distanza ha fatto emergere limiti evidenti. Come per i lavoratori, gli studenti dovranno avere una formazione maggiore in ambito informatico e digitale. Competenze che si sono rivelate decisive nei mesi in cui la Dad era l’unica possibilità per svolgere le lezioni. La stessa organizzazione interna delle scuole dovrà snellirsi sfruttando le potenzialità dei PC e la connessione a banda larga, la cui estensione è prevista anche all’interno del Pnrr. 

4. Nuovi mercati

Secondo il World Economic Forum 2021 l’obiettivo di lungo periodo deve essere la costruzione di un nuovo sistema economico, più verde ed equo. Questo si può fare stimolando un forte cambiamento dei mercati: gli imprenditori devono sviluppare e integrare nuovi prodotti, servizi e modelli di business. I governi, nel frattempo, devono perseguire la strada dell’uguaglianza e della dignità, proteggendo le categorie più discriminate e creando un clima di maggiore giustizia sociale. Non guardando solo il benessere economico del proprio Paese, ma anche la sostenibilità ambientale del sistema.

5. Rischi di frontiera

Un altro punto fondamentale per il World Economic Forum 2021 sono i cosiddetti rischi di frontiera. L’esplorazione dello spazio, la geoingegneria, le reti sociali, l’intelligenza artificiale e le energie sostenibili sono al centro della ricerca mondiale. Il fatto che esistano campi con ancora molti aspetti da esplorare, espone le società ai relativi rischi, che sono altrettanto sconosciuti. Gli Stati devono quindi tenerne conto e valutare progressivamente ogni novità, preparandosi ad affrontare le situazioni negative e gestire al meglio le novità positive.

6. Equità e giustizia sociale

La pandemia ha reso ancora più evidente la necessità di ripensare il sistema economico, a partire dalle pari opportunità. Gli investimenti dovranno concentrarsi su tre ambiti: istruzione, infrastrutture e innovazione. Le riforme di questi ambiti influenzano direttamente il mondo del lavoro, poiché permetteranno di qualificare meglio i lavoratori e soprattutto di creare nuovi lavori e opportunità.

La ripresa economica in Italia

Per quanto riguarda l’Italia, il Pnrr approvato pochi giorni fa dalla Commissione Europea si muove su direttive molto simili. Il Pnrr prevede investimenti sulla digitalizzazione, l’innovazione, la transizione ecologica e l’inclusione sociale. In quest’ultimo caso gli investimenti si concentreranno sul mondo dell’istruzione e il mercato del lavoro. Non solo sui difetti intrinseci, ma anche sul loro rapporto e la necessaria armonizzazione tra offerta e domanda.
Altri investimenti di lungo periodo legati alla ripresa economica saranno le infrastrutture (ferrovie, autostrade e internet a banda larga), il cui potenziamento sarà decisivo per lo sviluppo dei nuovi lavori e lavoratori.

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Riccardo Ruzzafante

Riccardo Ruzzafante

Riccardo Ruzzafante, ho studiato Scienze Storiche all'Università di Torino. Aspirante pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista. E tu cosa stai aspettando?

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