I fondi erogati dallo Stato per favorire le nuove generazioni interessate a investire nel settore agricolo si sono esauriti in un mese. Il desiderio dei giovani di investire in agricoltura coinvolge tutta l’Italia, da Nord a Sud. Lo dimostra il boom di domande per Generazione Terra, la misura agevolativa rivolta agli under 41 e startupper under 35, che in un mese dall’apertura dello sportello ha esaurito l’intera dotazione finanziaria, pari a 60 milioni di euro.

Generazione Terra è il nuovo incentivo per il settore agricolo rivolto ai ragazzi: è stato presentato lo scorso 1° febbraio dal Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida e ha riscosso un rilevante successo. Per questa ragione, l’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (ISMEA), il 7 marzo ha inaugurato la VI edizione della Banca nazionale delle terre agricole che ha l’obiettivo di inserire migliaia di fondi acquistabili all’asta dai giovani imprenditori.

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Giovani e agricoltura: il Governo punta sulle nuove leve

Il nuovo strumento fondiario ISMEA denominato Generazione Terra, finanzia fino al 100% del prezzo di acquisto dei terreni ed è rivolto a chi intende estendere la superficie della propria azienda agricola in qualità di capo azienda.

L’iniziativa prevede dei limiti massimi di intervento finanziario e agevolazioni a seconda che il giovane sia già imprenditore agricolo o startupper con esperienza o con titolo di studio. La durata del finanziamento arriva fino a trent’anni, con possibilità di scegliere tra tasso fisso o variabile, in base al profilo di rischio del richiedente.

Come per gli imprenditori già attivi nel settore, anche per gli startupper, grazie alla novità introdotta dal governo Meloni in legge di bilancio, sarà possibile usufruire delle agevolazioni fiscali della piccola proprietà contadina conseguire, entro due anni, l’iscrizione nell’apposita gestione previdenziale e assistenziale prevista per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali. Per le operazioni fondiarie di ISMEA, si tratta di un’importante semplificazione per essere vicino alle nuove generazioni nell’avvio di una iniziativa imprenditoriale in agricoltura.

Giovani e agricoltura: lavorare a contatto con la natura attira sempre più le nuove generazioni

Giovane agricoltore durante la raccolta stagionale

Giovani e agricoltura: la situazione attuale

Oltre il 60% delle domande proviene da giovani che mirano a intraprendere un’iniziativa imprenditoriale in agricoltura. Sono i cosiddetti startupper, con o senza esperienza pregressa in ambito agricolo, ma in quest’ultimo caso possiedono un diploma superiore in campo agrario oppure una laurea. Grande adesione anche da parte di giovani già attivi in agricoltura che, grazie alle novità introdotte dalla misura, potranno acquistare terreni adatti allo sviluppo della propria azienda agricola.

Il successo di Generazione Terra non è dato solo dalla volontà di tanti giovani di impiegare le proprie risorse in agricoltura. Sono necessari strumenti che facilitino l’accesso al capitale fondiario. L’acquisto della terra è tuttora nel nostro Paese uno degli ostacoli che un giovane deve superare per diventare imprenditore agricolo e ciò rappresenta un freno a ogni processo di ricambio generazionale e di innovazione in un settore dove la presenza degli under 40 tra i capo azienda diminuisce sempre più.

Per cercare di contrastare queste difficoltà e visto l’esaurimento dei fondi in solo un mese, il 7 marzo scorso, la Banca nazionale delle terre agricole di Ismea, punta a inserire circa 20mila ettari nel circuito produttivo per un totale di oltre 800 aziende agricole potenziali. Si tratta di terreni agricoli, già coltivati perciò capaci di produrre reddito fin da subito, che l’Istituto assegna tramite una procedura di vendita all’asta semplice e trasparente, gestita digitalmente su una piattaforma dedicata.

Le prospettive future per le nuove generazioni

Alla conferenza stampa per la presentazione del progetto Generazione Terra promosso da ISMEA, ha preso parte il ministro Lollobrigida. All’evento erano presenti anche numerosi studenti in rappresentanza della rete degli istituti agrari. Durante il suo intervento il ministro dell’Agricoltura ha affermato che: “Le novità molto virtuose rispetto al passato sono quelle di non guardare solo all’economicità di oggi ma anche alla sostenibilità di progetti per il futuro – ha dichiarato Lollobrigida – che tradotto è anche l’utilizzo di terre delle aree interne, magari abbandonate”.

Il ministro ha precisato che le terre delle aree interne che oggi non sono economicamente vantaggiose, potrebbero diventare nel futuro coltivazioni redditizie che valorizzano il nostro patrimonio agricolo costituito da prodotti di eccellenza che attrae turisti da ogni parte del mondo.

I ragazzi che decidono di investire i propri denari in fondi agricoli sono spinti dal desiderio di cambiare vita perché stanchi dei ritmi dettati dalla routine cittadina. Il mestiere dell’agricoltore richiede non solo impegno e sacrificio, ma anche la passione che è la ragione che spinge sempre più giovani a entrare a far parte del settore agricolo.

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Elisabetta Majocchi

Elisabetta Majocchi

Elisabetta Majocchi, laureata in Informazione ed Editoria ho collaborato con testate scrivendo di cultura, costume e società. Appassionata di attualità, politica e sostenibilità, oggi scrivo per BuoneNotizie.it grazie al Laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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