Quasi nove italiani su dieci ritengono che l’uso della bicicletta svolga un ruolo importante nel ridurre le emissioni di Co2 e il traffico. Questo afferma il sondaggio di maggio 2022 dell’Ipsos, una delle più grandi società al mondo per ricerche di mercato. In occasione della Giornata mondiale delle bicicletta 2022, infatti, Ipsos ha pubblicato i dati dell’indagine sulla mobilità sostenibile.

Ma quali sono i settori più inquinanti e qual è la percezione del consumatore? Buonenotizie.it ha indagato su quali siano i principali responsabili dell’inquinamento e se il consumatore sia informato su quanto grande sia l’impatto delle sue azioni per ridurre le emissioni.

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Occorre ridurre le emissioni: i consumatori lo sanno, ma sottostimano i settori che producono più Co2

Ad aprile 2021, Ipsos ha pubblicato i risultati l’indagine dal titolo “I pericoli della percezione“. Ha intervistato i consumatori di 30 Paesi nel mondo e ha chiesto quali sarebbero, secondo loro, le azioni più significative per ridurre le emissioni. Ipsos ha messo quindi a confronto la scala effettiva delle azioni per quantità di Co2 prodotta e la classifica stilata dagli utenti in base alla loro percezione.

Guardando al caso italiano, dal sondaggio emerge che 7 italiani su 10 sono consapevoli che bisogna agire per ridurre le emissioni. Se si entra nello specifico delle azioni da compiere, però, gli intervistati hanno un’idea errata dell’effettivo impatto delle proprie scelte a favore dell’ambiente. I settori che producono più Co2 sono sottostimati dagli utenti, mentre quelli che ne producono meno sono sovrastimati.

Le azioni a maggiore beneficio sul clima secondo i consumatori: riciclare, usare fonti rinnovabili e lampadine al Led

Ipsos ha chiesto agli intervistati quali sono, secondo loro, le azioni migliori per ridurre le emissioni di Co2. I settori del riciclo e delle energie rinnovabili raggiungono i risultati più alti in termini di percezione degli utenti. Più della metà dei cittadini del pianeta, infatti, crede che riciclare il più possibile sia uno dei modi migliori per ridurre le emissioni. Mentre la metà degli intervistati pensa che acquistare energia da sole fonti rinnovabili sia una soluzione efficace contro l’inquinamento.

Al terzo posto i consumatori inseriscono il possesso di un’auto elettrica o ibrida. In quarta posizione, invece, in termini di percezione degli utenti, c’è l’uso di lampadine al Led (oltre un terzo dei consensi). Al quinto posto, fra le azioni inquinanti da evitare, gli intervistati posizionano l’uso delle asciugatrici e al sesto posto i voli a lunga percorrenza. Segue, in settima posizione, possedere un’auto e in ottava la dieta vegetariana. All’ultimo posto, infine, i consumatori globali collocano la nascita di un figlio in meno (1 cittadino su 10).

Ridurre le emissioni: perils of perception

Fonte: Perils of Perception, Ipsos, Aprile 2021

La percezione dei consumatori: sottostimano la nascita di un figlio, sovrastimano l’economia circolare

Come si può notare dal grafico in alto sui pericoli della percezione di Ipsos esiste un divario tra la realtà e la percezione degli utenti. Infatti, nella seconda colonna da destra, cioè “l’actual rank”, si riporta la classifica delle principali cause dell’inquinamento sulla base dell’effettiva Co2 risparmiata (e quindi non immessa nell’atmosfera).

Ciò che gli utenti collocano all’ultimo posto è invece il modo migliore per ridurre le emissioni. Avere un figlio in meno farebbe risparmiare ben 60 tonnellate di Co2. In termini assoluti è la soluzione più efficace contro l’inquinamento perché gli umani sono i principali produttori di gas serra.

Un individuo in meno per famiglia, moltiplicato per tutti i nuclei familiari del mondo, ha di certo un impatto importante sull’ambiente. L’economia circolare, invece, che per gli intervistati occupava il primo posto, si colloca in settima posizione per Co2 immessa.

Altri settori sottostimati dagli utenti: non avere un’auto e non prendere l’aereo per ridurre le emissioni

Al secondo posto per emissioni di Co2 si colloca il possesso di un’auto (inserito dagli utenti in settima posizione). Non avere una vettura, e quindi optare per mezzi di trasporto alternativi come la bicicletta o il treno, porterebbe a un risparmio di oltre 2 tonnellate di Co2 all’anno. In terza posizione si trova la rinuncia ai voli in aereo a lunga percorrenza (erano al sesto per gli intervistati).

Seguono l’energia pulita da fonti rinnovabili (era al secondo per i consumatori), le auto elettriche (era al terzo) e una dieta vegetariana (era ottava). La rinuncia alle asciugatrici e l’acquisto di lampadine a Led, infine, si collocano in basso nella classifica per ridurre le emissioni (erano rispettivamente quinta e quarta). In termini assoluti questi settori hanno un minore impatto di emissioni, ma se ognuno di noi adottasse tali misure nel presente e nel futuro, il beneficio sarebbe enorme.

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Francesca Iaquinto

Francesca Iaquinto

Laureata in Lettere Moderne alla Statale di Milano, è stata studentessa di merito presso il Collegio di Milano per 5 anni. Nel dicembre 2019 ha vinto una Borsa di Studio per la scrittura della tesi presso la Duke University (North Carolina). Attualmente è docente di scuola secondaria, proofreader e scrive per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo costruttivo per diventare pubblicista.

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