Quando è iniziata l’ossessione dilagante verso la ricerca di  figli perfetti? Da dove nasce il bisogno di paragoni?

Bentornato nella rubrica del giovedì rivolta ai genitori che vogliono contribuire nel migliore dei modi allo sviluppo del proprio bambino.

Questa settimana trattiamo il tema dei figli perfetti e della ricerca della perfezione nella vita. Ci ho pensato a lungo e queste sono le riflessioni che voglio condividere con te. Ho 42 anni e i miei nonni erano già adulti durante la seconda guerra mondiale. In quei tempi ciò che contava erano per lo più due cose: restare in vita e avere un lavoro per portare il pane in tavola e sfamare la famiglia. C’erano pochissimi svaghi e di certo non si dava l’importanza di oggi al look piuttosto che ai giochi educativi.

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Con il boom economico del Dopoguerra le condizioni sono cambiate e con esse anche la ricerca di qualcosa di più della ‘sopravvivenza’, una voglia di rivalsa, di benessere in ogni sua forma dalle auto più spaziose, alle grandi case di moda che fanno sognare il lusso, Hollywood e la bella vita. Ma anche l’evoluzione e nuove scoperte, come per esempio le neuro scienze, che hanno portato il tema della genitorialità e dell’educazione a un nuovo livello con maggiori consapevolezze e ricerca di stimoli e strumenti a supporto dei bisogni dell’infanzia.

Fin qui tutto più o meno bene ma lungo la strada si dev’essere perso di vista l’obiettivo: una qualità di vita migliore, non essere “il migliore” a tutti i costi. L’obiettivo era prendersi cura di tutti i bisogni dei figli,  non avere figli perfetti!

Viviamo nell’epoca della ricerca della felicità e della perfezione e il non raggiungerla causa frustrazione e tristezza e molti finiscono per vivere più spesso la frustrazione piuttosto che la felicità, bambini compresi. E anche noi come genitori pensiamo di dover fare tutto ciò che ci è possibile per rendere felici i nostri figli. E’ proprio qui che sta l’inghippo. Il compito di un genitore è fare del proprio meglio per far sentire il proprio figlio accolto, supportato e amato.

Cosa può fare un genitore per suo figlio

Nel momento in cui un bambino si sente protetto, amato e supportato sarà in grado di affrontare anche la frustrazione, la tristezza, la rabbia e così via. Cercare di impedire che tuo figlio viva queste situazione è ciò che di peggio puoi fare per lui perché se gli impedisci di cadere e fallire e rialzarsi e riprovare migliaia di volte, stai limitando il suo sviluppo anche se pensi di proteggerlo. Insegnagli che è normale non essere sempre felici, che la vita è fatta da un arcobaleno di emozioni diverse, tutte utili, tutte importanti allo stesso modo e che non è necessario che vada tutto bene per stare bene! Così facendo non avrai un figlio perfetto (per fortuna) ma di sicuro sarà equilibrato e sereno. Perché sì, si può essere sereni anche in un momento di difficoltà.

Smettiamola di demonizzare l’errore

… come fa il sistema scolastico secondo cui, per non sbagliare, bisogna smettere di crescere, di imparare, di sperimentare. L’errore è la linfa della vita che ci insegna a essere migliori, a evolvere. Quante volte cade un bambino prima di imparare a camminare? Ciò che conta è che il bimbo sappia che i suoi genitori sono lì vicino a lui per aiutarlo a rialzarsi, sono il suo porto sicuro con un abbraccio caldo colmo d’amore sempre a disposizione.

Siamo figli dell’era dei supereroi eppure anche loro sono imperfetti e hanno le loro debolezze. Ci siamo concentrati solo sui superpoteri perché fa figo, perché ci fa sognare e sperare in soluzioni facili ma la verità è che anche Superman perde i suoi poteri di fronte alla kriptonite.

E se ci pensate, Batman non vuole essere Superman e Superman non vuole essere Spider Man e così via. Lo stesso vale per i nostri bambini: loro sono felici di essere semplicemente sé stessi e se lo sono loro, puoi esserlo anche tu e smettere di paragonarli agli altri per soddisfare le tue aspettative (capita anche a me: l’importante è farci caso e smettere di farlo). Impara da loro che nemmeno vedono le differenze e trattiamo le imperfezioni con amore: l’unico sentimento che è bene sia sempre presente in ogni famiglia, in ognuno di noi.

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Sara Propoggia

Sara Propoggia

Sara Propoggia, sono una Parent Coach: facilito la vita ai genitori che scelgono la consapevolezza e agiscono per creare un mondo pacifico e armonico, un giorno alla volta.

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