Intelligenza artificiale e cambiamento climatico possono essere un binomio vincente.  Secondo alcune ricerche è possibile rispondere alla crisi climatica attraverso il ricorso agli strumenti dell’Intelligenza Artificiale (IA).

Stando all’analisi «How AI Can Be a Powerful Tool in the Fight Against Climate Change», che offre suggerimenti su come l’IA possa essere uno strumento potente per combattere il cambiamento climatico, è possibile ridurre le emissioni di gas serra tra il 5 e il 10%.

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Dalla ricerca emergono dati interessanti sul ricorso all’IA per la questione ambientale in una prospettiva migliorativa. Su oltre 1.000 dirigenti interpellati, circa il 40% delle organizzazioni è disposta ad utilizzare l’IA per le proprie iniziative climatiche e di sostenibilità.

Non mancano degli ostacoli: la difficoltà nel reperire competenze specifiche all’interno della propria organizzazione, la scarsa disponibilità di soluzioni di Intelligenza Artificiale e la ridotta confidenza con questi strumenti rallentano l’approfondimento del rapporto tra intelligenza artificiale e cambiamento climatico. Tuttavia l’87% degli intervistati considera gli analytics e l’intelligenza artificiale strumenti fondamentali per agire positivamente sul clima.

Quali sono i punti di forza dell’intelligenza artificiale e come possono essere utilizzati sul piano ambientale

Il punto di forza dell’IA sta nella sua capacità di raccogliere, completare e interpretare una grande mole di informazioni. In questo modo, per i portatori di interesse – gli stakholder – è più facile elaborare strategie di intervento mirate.

Principalmente, per incentivare le soluzioni che mettono al centro l’intelligenza artificiale e il cambiamento climatico, bisogna considerare le seguenti principali funzioni tipiche dell’IA: questa tecnologia è utile per prevedere i rischi legati al clima e, dunque, fronteggiare calamità climatiche proprio a partire dalla lettura e analisi dei dati raccolti. In secondo luogo, le analisi elaborate attraverso i sistemi di intelligenza artificiale permettono di agire sulle emissioni, e dunque sugli effetti, dei gas serra o su forme di recupero del patrimonio ambientale. Infine le nuove tecnologie possono essere usate per creare progetti di ricerca e di educazione sui cambiamenti climatici.

Approfondire il rapporto tra intelligenza artificiale e cambiamento climatico può essere un’ulteriore occasione per sviluppare il dibattito sul rapporto tra etica e AI e ripensare l’equilibrio tra tecnologia e biosfera affidandosi alla responsabilità umana.

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Giacomo Capodivento

Giacomo Capodivento

Insegno religione dal 2012. Laureato in Comunicazione e Marketing e studente in Comunicazione e innovazione digitale. Per me occuparmi di comunicazione è una questione politica. Oggi collaboro con BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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