Gli impegni personali (famiglia, amici, hobby, social media) e gli impegni professionali (urgenze, imprevisti, sovraccarichi di lavoro e scadenze insostenibili) riempiono le nostre giornate.

Spesso abbiamo la sensazione di dover svolgere troppe attività rispetto al tempo che abbiamo a disposizione, quindi dobbiamo trovare il modo di gestire più cose simultaneamente.

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In altre parole, la società complessa, veloce e iper-connessa in cui viviamo ci richiede di essere multitasking. Ma il nostro cervello è strutturato per eseguire più compiti tutti insieme? Con quali limiti? E cosa possiamo fare per trovare un approccio utile ad affrontare meglio le sfide quotidiane?

Cosa significa essere multitasking

In informatica, il multitasking è la capacità di un sistema operativo di eseguire più programmi contemporaneamente. Vuol dire che una persona è multitasking quando riesce a fare più cose nello stesso momento.
Tuttavia, Earl Miller, neuroscienziato cognitivo del Massachusetts Institute of Technology (M.I.T.) di Boston, non è pienamente d’accordo con questa idea.

Il nostro cervello è fatto per il multitasking?

Il professor Miller si occupa di apprendimento e funzionamento della memoria (in particolare dei meccanismi neurali del controllo cognitivo o esecutivo) e sostiene che il multitasking è solo una “diabolica illusione” perché il cervello si focalizza su una cosa per volta. Infatti, una persona che crede di essere multitasking, in realtà sta spostando la sua attenzione molto rapidamente da un’attività a un’altra: un’operazione che costringe il nostro cervello a fare un grosso sforzo cognitivo.

Quanto ci costa?

Maggiore è lo sforzo cognitivo, più il nostro cervello consuma carburante (glucosio). E più carburante viene bruciato, più velocemente ci sentiamo stanchi e confusi. Oltre alla fatica di trovare la concentrazione quando si passa da un’attività a un’altra, nel momento del cambio, siamo costretti a prendere una miriade di piccole decisioni per rispondere a quesiti che poniamo a noi stessi in modo più o meno consapevole. Ad esempio: “Leggo questo messaggio Whatsapp ora o lo ignoro?”; “E se lo ignoro, quali saranno le conseguenze? Cosa penserà di me chi lo ha scritto?”; “Continuo a fare quello che stavo facendo o mi prendo una pausa?”; “Quanti like avrà ricevuto il mio post su Instagram?”.

Multitasking, stress e ricerca del piacere

Lo sforzo cognitivo aumenta la produzione di cortisolo (l’ormone dello stress) e di adrenalina (prodotta per rispondere alla situazione stressogena percepita). Il cervello, sovraccaricato, è sempre più confuso e sente il bisogno di distrarsi. Vuole qualcosa che gli faccia provare una sensazione di ricompensa o piacere: il dolce suono di una notifica? L’idea di aver completato un compito (magari facile) come rispondere a un’email? Ecco, queste distrazioni sono come il canto delle sirene.

8 consigli per essere multitasking in modo efficace

Se da un lato fare tante cose simultaneamente ci fa stancare prima e di più, aumenta lo stress, ci fa venir voglia di distrarci e peggiora la capacità di concentrazione e la produttività personale, dall’altro lato la società ci richiede di fare mille attività con poco tempo a disposizione, per rispettare gli impegni personali e lavorativi quotidiani.
Ecco dunque alcuni consigli per trovare il giusto equilibrio tra i limiti del nostro cervello e la pratica di un multitasking efficace:

  • Cerca di fare sempre una cosa per volta con la massima concentrazione
  • Mentre svolgi un’attività importante, blocca le notifiche dello smartphone e del computer (Whatsapp, social media, email) e fai il possibile per limitare le interruzioni e le distrazioni
  • Abituati a creare delle to do list e ordina i task per priorità
  • Stabilisci momenti precisi per navigare sui social e rispondere ai messaggi, alle chat o alle email
  • Organizzati in modo da alternare momenti di massima concentrazione su un’attività a momenti di riposo (come suggerisce ad esempio la “tecnica del pomodoro”)
  • Fatti aiutare anche dalla tecnologia: esistono diverse app per la gestione del tempo, la produttività personale o il blocco delle notifiche
  • Concediti dei momenti di spensieratezza, del tempo per far riposare la mente: leggi, ascolta musica, fai sport ed esercizio fisico, trova dei momenti di contatto con la natura, passa del tempo con persone che ti rendono felice
  • Pratica la meditazione o la mindfulness, bastano anche pochi minuti al giorno.

Rallentare per essere più veloci

Abbiamo capito che per portare a termine più attività ed essere più veloci dobbiamo rallentare e focalizzarci su una cosa per volta. Perché così funziona il nostro cervello e così possiamo trasformare il multitasking da “diabolica illusione” ad approccio utile per affrontare le sfide quotidiane.

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Fabio Marcolongo

Fabio Marcolongo

Mi occupo di marketing e comunicazione, scrivo per condividere idee che ci stimolano a vedere noi stessi e il mondo in modo diverso da come siamo abituati e inseguo le storie belle, quelle che ci incantano e ci fanno sentire bene.Collaboro con BuoneNotizie.it approfondendo temi che riguardano Società, Economia & Lavoro e partecipo al laboratorio di giornalismo per diventare pubblicista.

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