I treni a idrogeno potrebbero diventare la norma nella mobilità sostenibile nel prossimo futuro. Per provare ad avere un assaggio di ciò che sarà, è possibile andare in Germania, nella Bassa Sassonia, dove a fine agosto hanno iniziato a circolare i primi treni alimentati ad idrogeno, precisamente sulla tratta tra Cuxhaven, Bremerhaven, Bremervörde e Buxtehude, non lontano da Amburgo.

Il nuovo treno è il Coradia iLint, progettato dal gruppo francese Alstom e assemblato in Germania, ha un’autonomia di 1000 km e funziona con un solo serbatoio riempito ad idrogeno. I nuovi convogli sostituiranno i vecchi treni a gasolio attivi sulla linea ferroviaria tedesca entro fine anno e viaggeranno a una velocità tra 80 e 120 km orari, con punte possibili di 140.

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Il progetto tedesco: benefici e criticità

I treni a idrogeno sono una soluzione promettente per ridurre le emissioni di CO2 nel settore dei trasporti e sono alimentati da batterie ad idrogeno che possono essere ricaricate velocemente.

La realizzazione di questo progetto di mobilità sostenibile è costata 93 milioni di euro e, secondo il calcolo dell’azienda produttrice, utilizzando l’idrogeno come energia rinnovabile sarà possibile risparmiare 4.400 tonnellate di emissioni di Co2 nell’atmosfera in un anno. Inoltre, grazie ai grossi investimenti, il progetto avrebbe creato posti di lavoro per 80 dipendenti in entrambi i Paesi, figure professionali che dal 2018 hanno provveduto alla realizzazione delle tecnologie, ma anche alle prove tecniche e commerciali sulla linea ferroviaria in questione.

Il funzionamento del treno si basa sulla miscela a bordo dell’idrogeno con l’ossigeno presente nell’ambiente grazie a una cella combustibile che è installata sul tetto del convoglio. Tuttavia, le infrastrutture sono ancora carenti e la sostituzione dei treni a diesel con quelli a idrogeno non è prevista al 100%.

Inoltre, a seconda di quale fonte viene utilizzata, l’idrogeno può richiedere l’intervento di elementi e processi chimici per la sua produzione. La soluzione migliore sarebbe l’idrogeno verde, ottenuto attraverso l’utilizzo di energia rinnovabile e proprio per questo l’azienda tedesca di gas tecnici Linde ha reso noto che ha avviato un progetto per produrre entro tre anni idrogeno a livello locale esclusivamente con fonti rinnovabili.

Treni a idrogeno: presto anche in Italia

Anche l’Italia avrà il suo treno a idrogeno. Nello stabilimento di Savigliano, in provincia di Cuneo, si sta lavorando allo sviluppo del modello Coradia Stream che debutterà alla fine dell’anno prossimo in Valcamonica. Alstom fornirà sei treni a celle a combustibile a idrogeno a Ferrovie Nord Milano, con la possibilità di prevedere la produzione di altri otto esemplari, per un importo complessivo di circa 160 milioni di euro. Il contratto è stato siglato a fine 2020, con l’impegno di fornire i treni a distanza di 36 mesi.

La linea su cui saranno impiegati questi nuovi treni a idrogeno in sostituzione di treni diesel è quella non elettrificata che parte da Brescia e arriva a Edolo passando per Iseo. La versione alimentata a idrogeno del Coradia Stream sarà equipaggiata con la stessa tecnologia di propulsione a celle a combustibile impiegata sul Coradia iLint.

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Giovanni Binda

Giovanni Binda

Giovanni Binda, aspirante pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista. E tu cosa stai aspettando?

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