Un’iniziativa per sensibilizzare i turisti al rispetto dell’ambiente: ecco gli alpinisti netturbini della montagna.

Climb&Clean è un progetto nato del 2019 che unisce la passione per l’alpinismo e l’arrampicata sportiva con il rispetto per l’ambiente. Si organizzano, infatti, piccoli gruppi per andare a scalare e, allo stesso tempo, si rimuovono i rifiuti abbandonati in montagna. L’obiettivo è quello di coinvolgere il maggior numero di persone possibile, dagli esperti ai principianti.
BuoneNotizie.it ha intervistato i due organizzatori del progetto, Massimo Faletti e Matteo Della Bordella. Massimo è la mente di Climb&Clean e guida alpina a Trento, mentre Matteo è un alpinista e arrampicatore professionista. Massimo e Matteo ci hanno spiegato com’è nato il progetto, come funziona, quali rifiuti hanno trovato e cosa pianificano per il futuro.

Fare alpinismo e raccogliere i rifiuti, da Trento alla Sicilia

Massimo racconta: “Ho cominciato 25 anni fa a pulire la val Daone, nel 2007 mi sono occupato della falesia dei Forti a Trento. Ma raccogliere i rifiuti non basta, serve educare al rispetto dell’ambiente. Nel 2019 ho fatto un viaggio con Matteo in Pakistan. Qui gli ho proposto di fare qualcosa di concreto sul tema dell’immondizia abbandonata in montagna. Così Climb&Clean ha preso forma”. E Matteo aggiunge: “Ho accettato subito perché mi piaceva l’idea di poter restituire qualcosa alla montagna dopo tanti anni di alpinismo. Abbiamo iniziato con Trento, poi siamo andati a Buccheri, vicino a Siracusa e a San Vito Lo Capo, a Trapani. L’idea era quella di muoversi in modo sostenibile. Abbiamo preso il treno fino a Palermo e poi affittato una macchina elettrica per arrivare sul posto. Abbiamo avuto un’accoglienza molto calorosa. Era bello vedere tutti al lavoro per un problema comune”.

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Raccolti in un anno 10 mila chili di spazzatura

Il progetto ha bisogno dell’aiuto del Comune e dell’azienda locale della nettezza urbana. Massimo spiega perché: “Quando facciamo alpinismo, ognuno si porta dietro un sacchetto per raccogliere l’immondizia leggera. Per i rifiuti più pesanti, però, ci servono gli strumenti. Una volta che abbiamo ammassato la spazzatura, gli operatori ecologici intervengono per smaltire e differenziare tutto. Negli anni abbiamo raccolto i rifiuti più vari: pannolini, elettrodomestici, motorini, copertoni, vetro e auto. Ma anche le cose più assurde, come il fogliame avvolto nella plastica o addirittura animali morti in sacchi di plastica. A Buccheri, in Sicilia, abbiamo dovuto tagliare un’auto a pezzi e tirarla su un po’ alla volta. Ho calcolato che nel 2007 abbiamo raccolto circa 5 mila chili di spazzatura, mentre nel 2018 erano circa 12 mila a Trento. Nel 2019, con Climb&Clean, ne abbiamo raccolti oltre 10 mila”.

Nel 2022 un progetto per i giovani e le scuole

Massimo e Matteo spiegano che stanno preparando una grande iniziativa di alpinismo per aprile 2022 che durerà due settimane: “Vorremmo coinvolgere le scuole e i giovani soprattutto. L’obiettivo è educarli e far capire che rispettare l’ambiente ha un ritorno ambientale ed economico. Ad esempio, se la tua famiglia ha un hotel e il territorio circostante è pieno di rifiuti, il turista non verrà. Se coltivi terre inquinate, il cibo che mangi sarà tossico e molti soffriranno di tumori. Servirebbero un controllo capillare del territorio e multe salate per chi sporca l’ambiente.”

Il progetto che proponiamo è esportabile e anzi vogliamo proprio creare emulazione. Gabriele Dallago, un alpinista di Cortina, infatti, già da molti anni raccoglie l’immondizia sulle sue montagne. Siamo in contatto e ci piacerebbe molto organizzare qualcosa assieme”. Matteo conclude: “Sui social e in montagna vedo che le persone sono più sensibili di prima al tema della spazzatura. Oltre all’alpinismo, oggi il plogging va molto di moda e consiste nel raccogliere i rifiuti mentre si corre”. 

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Francesca Iaquinto

Francesca Iaquinto

Laureata in Lettere Moderne alla Statale di Milano, è stata studentessa di merito presso il Collegio di Milano per 5 anni. Nel dicembre 2019 ha vinto una Borsa di Studio per la scrittura della tesi presso la Duke University (North Carolina). Attualmente è docente di scuola secondaria, proofreader e scrive per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo costruttivo per diventare pubblicista.

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