Nella società attuale si cerca continuamente di compiacere gli altri per ottenere la loro approvazione e provare gratificazione. Si parla di people pleasing quando questo desiderio si trasforma in una corsa ossessiva verso un ideale irraggiungibile di perfezione, che coinvolge sia il mondo patinato dei social, che la vita personale e professionale di un individuo, annullando la sua personalità.

Ne ha parlato di recente anche l’attrice Matilda De Angelis, che in una intervista a cuore aperto su La Repubblica ha svelato: “Ho sofferto di people pleasing, la voglia esasperata di compiacere gli altri è causa dei miei frequenti attacchi d’ansia e degli sfoghi sulla pelle. Sono stata ossessionata da un ideale di perfezione e dall’impossibilità di deludere”. 

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Il people pleaser dice sempre “sì” alle richieste degli altri, senza porsi dei limiti, anche contrariamente al proprio volere e alle proprie possibilità. Ne conseguono difficoltà più o meno severe come sentirsi costantemente sotto pressione, stress e burnout, stanchezza, abbandono della cura di sé, frustrazione, risentimento e rabbia, incapacità a trarre piacere anche dalle cose più semplici, difficoltà nelle relazioni, rischio di perdere la propria identità, stati d’ansia e altri disturbi psicologici.

Riconoscere il people pleasing è il primo passo per superarlo, successivamente bisogna rivolgersi a uno specialista: in questo modo sarà possibile capire le motivazioni che spingono il people pleaser a compiacere gli altri e trovare gli strumenti e i percorsi terapeutici giusti per smettere di farlo.

People pleasing: cos’è e come riconoscerlo

Con il termine people pleasing ci si riferisce a un insieme di comportamenti per cui una persona sente la necessità di accontentare e assecondare gli altri  a ogni costo, anche se questo va a scapito dei propri desideri e dei propri bisogni.

Coloro che tendono al people pleasing fanno fatica a dire di “no” a richieste o proposte che sanno di non voler accettare o di non essere in grado di soddisfare, di conseguenza prendono più impegni di quelli che riescono a rispettare aumentando i loro livelli di stress e ansia.

Tipico dei people pleaser è il dichiararsi sempre d’accordo con tutti, anche quando le loro idee od opinioni sono in netto contrasto con questi ultimi: pur di ottenere l’approvazione altrui il people pleaser non espone il proprio punto di vista ma tace per evitare scontri. Scusarsi spesso, anche quando non si hanno colpe, è segno di people pleasing: colui che ne soffre pensa che i disagi provati dagli altri siano imputabili totalmente o in parte a se stesso.

I people pleaser modificano la propria personalità in funzione di chi li circonda: ne consegue l’acquisizione di atteggiamenti discordanti con il proprio carattere, nonché il sentirsi obbligati a partecipare ad attività o eventi solo per compiacere gli altri. Inoltre, chi soffre di people pleasing evita sempre scontri e conflitti: in alcune situazioni mantenere la calma per non alimentare discussioni superflue può risultare vantaggioso, lo stesso non si può dire quando si sopprime ciò che si prova o si pensa pur di ottenere l’approvazione altrui.

Ed è proprio la costante ricerca di gratificazioni e lodi da parte degli altri il segno che più di tutti contraddistingue un people pleaser, probabilmente perché da questo dipendono il suo benessere e la sua autostima.

Cosa fare se si è un people pleaser

Il primo passo per superare il people pleasing è prendere consapevolezza del bisogno impellente di compiacere gli altri e di come questo influenzi negativamente la propria vita. Lo si può fare ponendosi, per esempio, domande come: “Quante volte dico “sì” anche se vorrei rispondere “no?””, “Quante volte scelgo di non esprimere la mia opinione auto-censurandomi?”, “Lo sto facendo per gentilezza o per ottenere la sua approvazione?”.

È importante anche saper dire di “no” e stabilire limiti e priorità, prima di accettare una proposta ci si deve chiedere: “È davvero qualcosa che voglio o posso fare?”, “Quanto del mio tempo e delle mie energie dovrò sacrificare?”, “Soddisfare questo bisogno mi renderà davvero felice o mi farà provare solo rabbia, risentimento e frustrazione?”.

Bisogna, poi, svelare ciò che si pensa: essere sinceri è un atto di rispetto verso se stessi, perché esporsi aumenta le possibilità di essere ascoltati e compresi. Un altro passo fondamentale è accettare di non poter piacere a tutti, coltivando così solo rapporti sinceri. Superare il people pleasing vuol dire migliorare il proprio benessere psico-fisico e la propria qualità di vita, senza più temere il giudizio degli altri.

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Brunella Mascolo

Brunella Mascolo

Logopedista e aspirante pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al progetto formativo realizzato dall'Associazione Italiana Giornalismo Costruttivo. Come professionista sanitario, nonché persona molto empatica e introspettiva, scrivo principalmente di tematiche inerenti alla crescita personale e alla prevenzione e alla tutela della salute e del benessere mentale.

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