Il filosofo, filologo e saggista tedesco Friederick Nietzsche diceva: “Il peggior nemico che puoi incontrare sarai sempre tu per te stesso“. In psicologia sociale, l’autosabotaggio o self-handicapping è quell’insieme di pensieri, azioni e comportamenti, consci o inconsci, che un individuo mette in atto per ostacolare il raggiungimento dei propri obiettivi, sottrarsi a uno sforzo o giustificare un fallimento.
Questo fenomeno induce a confinarsi nella propria comfort zone, lontano da possibili successi o nuove esperienze e può verificarsi non solo al lavoro o in altre attività quotidiane, ma anche e soprattutto nelle relazioni affettive, interrompendole.
Per evitare di autosabotarsi bisogna, innanzitutto, saper riconoscere se stessi come la causa principale di tale impedimento, rivolgendosi in caso anche a uno specialista della salute mentale. È indispensabile, inoltre, cominciare a guardare al successo con un occhio differente, privo di grosse aspettative, viversi il momento con positività e auto-motivarsi idealizzando una vita migliore, priva di ostacoli e impedimenti.
Autosabotaggio: significato, sintomi e possibili cause
L’autosabotaggio è una strategia cognitiva prevalentemente inconsapevole che può manifestarsi mediante: preoccupazioni eccessive, paura di fallire, incapacità di dire “no”, autocritica, perfezionismo estremo, manie di controllo, procrastinazione, tendenza a paragonarsi agli altri, a non portare a termine un’attività e a lamentarsi di continuo.
Spesso ci si autosabota per salvaguardare la propria autostima: nel 1978, lo psicologo statunitense Steven Berglas e l’imprenditore Edward Jones, attraverso uno studio intitolato: “Self-Handicapping: On the Self-Perpetuating Nature of Defensive Behavior” hanno dimostrato che, quando una persona deve affrontare una situazione che rappresenta una minaccia per se stessa e per la propria immagine, può agire manipolando l’esito degli eventi e garantendosi l’autoprotezione. Evidenze scientifiche più recenti confermano che gli individui che cercano di autoproteggersi con l’autosabotaggio presentano scarsa autostima ed elevato senso di difesa e di impotenza.
Gli altri motivi per cui si è inclini a ostacolare se stessi sono: una forte paura verso l’ignoto e il cambiamento, ansia, predisposizione a prestare maggior attenzione ai fallimenti e agli aspetti negativi della propria vita piuttosto che a quelli positivi e la convinzione o sensazione di non meritarsi il successo. Quest’ultimo atteggiamento è tipico, per esempio, della Sindrome dell’Impostore, cioè di una forma estrema di autosabotaggio che colpisce, soprattutto, le persone con una certa fama, perché si autoconvincono di non meritarla.
Ostacolare se stessi nelle relazioni
Le difficoltà e i momenti di stress nelle relazioni attivano il senso di attaccamento di un individuo, che a sua volta definisce il modo di rispondere alle situazioni e di fissare obiettivi. Un attaccamento insicuro può essere causa di autosabotaggio e innescare risposte maladattive con obiettivi di autovalidazione e annesse strategie difensive.
Queste ultime possono ostacolare la possibilità di successo di un rapporto, come accade, per esempio, quando si diventa evitanti e scostanti, tirandosi indietro dinanzi alla prima difficoltà o quando non si vuole intraprendere nuove relazione per paura di essere feriti. L’autosabotaggio in una relazione si può manifestare anche con pensieri e previsioni negative sulla relazione stessa o eccessivi possessività e controllo per paura di essere abbandonati.
Tale fenomeno viene ampiamente analizzato in uno studio del 2019 condotto dalla ricercatrice scientifica e psicologa statunitense Raquel Peel, intitolato: “Defining Romantic Self-Sabotage: A Thematic Analysis of Interviews With Practising Psychologists”, finalizzato sia a definire l’autosabotaggio nelle relazioni romantiche che a individuarne i comportamenti più lo rappresentano.
Come smettere di auto-sabotarsi
Per eliminare l’autosabotaggio bisogna innanzitutto riconoscere se stessi come impedimento od ostacolo reale al raggiungimento dei propri obiettivi, senza cercare giustificazioni. Quest’atto di consapevolezza e onestà nei propri confronti sarà possibile soprattutto con l’aiuto di un esperto o di uno psicologo.
Si può evitare di ostacolare se stessi anche iniziando a guardare il successo con un’ottica diversa, senza timori o troppe aspettative, ma considerandolo qualcosa di cui si è realmente meritevoli e che cresce progressivamente, in quanto conseguenza naturale di ciò che si è realmente e dell’impegno investito nella realizzazione di qualcosa.
Infine, è importante rendersi conto di quanto sia bella la vita senza impedimenti, perché permette di esplorare cose nuove e assaporare tutto ciò che consegue a un cambiamento e che si raggiunge con forza e determinazione.
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