Il journaling è una pratica terapeutica, nata negli Stati Uniti e molto utilizzata nei percorsi di coaching, con cui si può raggiungere uno stato di benessere psico-fisico attraverso la scrittura. È una forma di self-care che consiste nel lasciar fluire liberamente i propri pensieri, scrivendoli a mano, con lo scopo di realizzare un notebook personalizzato che accompagni lo scrivente nella vita di tutti i giorni.

Scrivere con carta e penna attiva più aree cerebrali, coinvolge più sensi ed è liberatorio e funzionale, in quanto stimola intuito e creatività e permette di categorizzare i propri pensieri, riportando sul foglio solo quelli davvero utili, cercando per ogni problema una possibile soluzione e per ogni desiderio il modo migliore per realizzarlo.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici

Da anni, molti scienziati si interrogano sul potere terapeutico della scrittura, cercandone l’utilità anche in pazienti con patologie acute e croniche o con disturbi emotivi e psicologici.

Una ricerca innovativa degli effetti fisici della scrittura su pazienti con patologie croniche è quella condotta dal professore di Salute e comportamento presso la facoltà di medicina della Pennsylvania State University, Joshua M. Smyth: lo studio, dimostra che scrivere di emozioni e stress può potenziare le difese immunitarie di persone con asma e artrite.

Risultati simili emergono anche da uno studio precedente sui pazienti con HIV, condotto nel 1998 dal sociologo James Pennebaker e dall’esperto di Medicina Psicologica Keit Petrie, docenti presso l’Università di Auckland in Nuova Zelanda.

Queste e altre evidenze scientifiche dimostrano come la scrittura sia un’ottima strategia terapeutica per elaborare le esperienze negative e affrontare stress e traumi vari, migliorando la propria qualità di vita.

Journaling: quando e come farlo

Bisogna praticare il journaling in modo regolare, tutti i giorni, anche per 10 minuti al giorno: si può scrivere al mattino, per poter partire motivati e con il piede giusto o la sera, prima di dormire, per riflettere sulla giornata appena trascorsa ed eliminare i pensieri negativi. Il journaling è un metodo che si adatta a chiunque, perché praticabile in diversi modi. Esistono, infatti, svariate tipologie di journaling, volte a soddisfare qualsiasi esigenza.

Lasciar fluire i propri pensieri con la scrittura: il brain dump

Praticare il brain dump o “flusso di coscienza” è un ottimo modo per cominciare a fare journaling. Consiste nel “buttar fuori” tutto ciò che si ha dentro, senza preoccuparsi della grammatica e senza filtri, cercando di trovare il lato positivo di quanto scritto. Bisogna evitare, quindi, frasi come: “Ma perché capitano tutte a me?”, “Perché agli altri va tutto bene e a me no?” e chiedersi, piuttosto: “Cosa posso imparare da questa situazione?”, “Cosa c’è di buono in tutto questo?”, “Cosa sto vivendo di bello?”. Questa tecnica funziona soprattutto quando ci si sente stressati e si ha voglia di liberare la mente dagli innumerevoli pensieri.

Gratitude journal: il diario della gratitudine

Anche scrivere un “diario della gratitudine” può essere un buon modo per fare journaling, soprattutto quando ci si sente tristi, perché convinti, per esempio, di non avere abbastanza soldi, tempo o amici. Il gratitude journal consiste nell’elencare, ogni giorno, 5 o 10 cose per cui sentirsi grati, dalle più piccole alle più grandi, cercando di essere molto specifici. Non scrivendo frasi come: “Ringrazio per il mio cane”, piuttosto: “Ringrazio perché il mio cane, oggi, mi ha riempita di feste. Averlo a casa e prendermi cura di lui mi fa sentire davvero utile”, in questo modo sarà possibile ritrovare, in se stessi, il potere della gratitudine.

Creare degli elenchi con il bucket list

Uno dei modi più divertenti di fare journaling è, senza dubbio, il bucket list, cioè “una lista di cose da fare”, dalle più semplici alle più ambiziose, come: quali vestiti comprare con i saldi, l’elenco di capitali europee da visitare, i buoni propositi per il nuovo anno, cosa si vuole imparare a cucinare o le cose da fare prima dei 30 anni o dei 40. In questo modo sarà possibile dare libero sfogo alla propria fantasia e ai propri desideri.

Scrivere una lettera o raccogliere le proprie idee

Si può fare journaling anche “scrivendo una lettera”, senza spedirla: può essere una lettera per qualcun altro o per se stessi, in cui si analizza la propria vita, partendo dal passato e giungendo al presente, fino a ciò che si desidera raggiungere. Lo stesso vale per la “raccolta di idee”, utile soprattutto quando si ha un progetto in mente e infinite idee a riguardo, in questo modo sarà possibile raccoglierle e analizzarle con chiarezza, trovando la giusta motivazione per realizzarle.

Leggi anche:

Alta autostima: come migliorare la percezione di sé

Leggere per vivere meglio. Piccola guida ai libri motivazionali

Condividi su:
Brunella Mascolo

Brunella Mascolo

Logopedista e aspirante pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al progetto formativo realizzato dall'Associazione Italiana Giornalismo Costruttivo. Come professionista sanitario, nonché persona molto empatica e introspettiva, scrivo principalmente di tematiche inerenti alla crescita personale e alla prevenzione e alla tutela della salute e del benessere mentale.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici