Il raffreddore comune o stagionale è un’infezione virale, non grave, che coinvolge le prime vie respiratorie, di solito il disturbo si risolve in un tempo breve. La maggior parte dei virus che causano il raffreddamento stagionale si manifestano durante l’autunno e l’inverno. Un colpo di freddo o semplicemente un abbigliamento non adeguato, per via degli sbalzi di temperatura, possono causare un malanno. 

I sintomi più comuni solitamente sono: congestione nasale, starnuti, produzione abbondante di muco, catarro e mal di gola, tosse, sensazione di stanchezza, mal di testa e dolori muscolari, che a volte possono essere confusi con i quelli da Covid, soprattutto con la variante Omicron 5. Non c’è una cura farmacologica specifica per questo disturbo ma vi sono alcune abitudini e vari rimedi che possono rappresentare un valido aiuto per prevenire e curare i disturbi da raffreddamento.

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Come distinguere il raffreddore comune da Covid

Per capire le differenze tra il raffreddore comune e Covid, o meglio la variante Omicron 5, bisogna partire dai sintomi. Se la febbre è superiore a 38 gradi difficilmente si tratta di un comune raffreddore, ma è più riconducibile a una sintomatologia da Covid, anche se non è più così raro sviluppare il Coronavirus senza febbre. I dolori muscolari e la sensazione di “ossa rotte” possono rappresentare un altro sintomo da Covid. Al contempo, il senso di stanchezza e di malessere generale si può manifestare sia con il Covid che con un semplice raffreddore, ma in questo caso il malessere è meno accentuato.

Gli starnuti e la sensazione di naso chiuso sono disturbi tipici di un raffreddamento, più rari in caso di Coronavirus, anche se sono diventati più frequenti nella variante Delta. I sintomi gastrointestinali, invece, come diarrea, nausea e vomito, sono problematiche comuni nel caso del Coronavirus, che non riguardano il raffreddore comune. Nella distinzione fra raffreddore stagionale e Covid è importante ricordare il ruolo dei vaccini. I soggetti vaccinati possono sviluppare forme piuttosto leggere e, a volte, i sintomi si possono confondere con quelli di un semplice raffreddore stagionale.

I consigli per evitare di contagiare ed essere contagiati dal raffreddore

Il raffreddore comune può essere molto contagioso. La principale causa di diffusione del raffreddore è la mancata osservazione di alcuni piccoli comportamenti da adottare. Può capitare, ad esempio, che un solo starnuto contagi diverse persone, specialmente nei luoghi affollati, così, per evitare di essere contagiati, bisogna ricorrere a qualche semplice precauzione. Tra queste rientrano: evitare gli sbalzi termici, coprirsi bene quando si esce di casa, dormire le giuste ore, fluidificare il muco attraverso l’utilizzo di soluzioni saline, non deglutire il muco, non toccarsi occhi, bocca e naso con le mani, le quali devono essere sempre igienizzate, non mangiare il cibo iniziato da altri, areare le stanze in cui ci si trattiene per molte ore.

Rimedi naturali per il fegato per evitare i disturbi di raffreddamento

Il fegato è un organo essenziale per fermare il comune raffreddore, poiché rappresenta la parte depurativa dell’organismo. Quando compaiono i primi sintomi, una dieta adeguata e qualche accorgimento sono le scelte più opportune. Tra gli alimenti che depurano il fegato ci sono principalmente il desmodio e la curcuma, il primo si trova sotto forma di fiale e il secondo sotto forma di gocce o compresse, disponibile sia nei negozi di prodotti biologici che in farmacia. La curcuma può essere consumata, o anche grattugiata o infusa, ma sarà meno concentrata. Un altro aiuto arriva dalle piante, come ravintsara e tea tree, che sono considerate dei veri e propri antivirali e antibatterici molto potenti e aiutano il corpo a liberarsi dei germi.

Anche l’estratto ai semi di pompelmo è efficace per combattere gli agenti patogeni, in particolare quelli responsabili del raffreddore stagionale. Inoltre, l’echinacea può essere tranquillamente assunta in via preventiva, in quanto, rafforza il sistema di difesa dell’organismo. Per agevolare il buon funzionamento del fegato il caldo è un ottimo rimedio: posizionando una borsa dell’acqua calda sulla zona del fegato provoca un effetto dilatante sui vasi sanguigni e quindi, un maggiore rifornimento di ossigeno, che aiuterà il fegato a funzionare in maniera ottimale.

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Mina Del Nunzio

Mina Del Nunzio

Mina Del Nunzio, laureata in scienze della comunicazione e dell'informazione con master in copywriting. Lavoro come blogger e copywriter aziendale. Collaboro con buonenotizie.it e partecipo al laboratorio di giornalismo per diventare pubblicista.

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