L’alimentazione sostenibile è uno dei temi trattati in occasione di Cibus, la fiera dell’agroalimentare a Parma, tenutasi dal 3 al 6 maggio. In particolare, nel pomeriggio del 4 maggio, è stato presentato il progetto Cibus 4 sustainability. L’iniziativa ha voluto premiare e diffondere le migliori pratiche di sostenibilità alimentare, in fase di produzione, di trasformazione e di distribuzione.

La commissione ha premiato 4 proposte tra 123 candidati, una per ogni pilastro preso in esame. Si tratta dell’efficienza energetica, degli imballaggi sostenibili, della responsabilità sociale e dello spreco alimentare. Il consorzio del prosciutto di Parma si posiziona per primo dal punto di vista energetico.

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L’azienda agricola San Salvatore nel Cilento, invece, ha ottenuto il primo premio per la categoria degli imballaggi sostenibili. L’azienda di formaggi Zanetti, poi, si colloca come migliore in termini di sostenibilità sociale. Infine, Nestlé Italia è la miglior pratica nell’ambito degli sprechi alimentari.

Alimentazione sostenibile: il consorzio del prosciutto di Parma punta sull’efficienza energetica

Il consorzio del prosciutto di Parma ha presentato un progetto di alimentazione sostenibile sul tema dell’efficienza energetica. L’iniziativa ha coinvolto il Politecnico di Milano, durerà due anni e ha due obiettivi. Primo, migliorare l’impatto ambientale della produzione; secondo, dare alle aziende del consorzio gli strumenti e le competenze per valorizzare il prodotto, senza perdere competitività.

Il progetto si divide in 3 fasi. Nella prima fase si raccolgono i dati dalle aziende per capire quando la produzione del prosciutto impatti sull’ambiente. La seconda fase prevede l’adozione dello schema Made green in Italy, promosso dal Ministero. Questo schema vuole valorizzare i prodotti nazionali con un’elevata qualità e una bassa impronta ambientale.

L’ultima fase porterà alla creazione un software per calcolare l’impatto ambientale della produzione e migliorarlo. Lo strumento, inoltre, fornirà delle soluzioni pratiche per accrescere l’efficienza energetica.

Imballaggi sostenibili in terracotta ed energia dal letame, le buone pratiche nel Cilento

L’azienda agricola San Salvatore nel Cilento ha realizzato un contenitore in terracotta come imballaggio per dessert. La proposta di alimentazione sostenibile si dimostra completamente circolare. Innanzitutto il materiale è naturale e poi può trovare nuovi impieghi a seconda della funzione che il consumatore gli attribuisce.

L’azienda, che nel 2022 ha ricevuto dal Gambero Rosso il premio ‘Italian top food’, ha inaugurato un nuovo progetto per il 2023. Si tratta di un impianto di biogas ricoperto da pennelli solari verticali. Da questi e dal letame delle bufale, quindi, si produrrà energia elettrica.

Nestlé Italia per un’alimentazione sostenibile, le iniziative contro gli sprechi

Nestlé Italia ha avviato da anni una serie di buone pratiche di alimentazione sostenibile per combattere gli sprechi alimentari. Da 20 anni, infatti, collabora con il Banco Alimentare e nel 2021 ha donato oltre 50 mila carrelli di spesa.

Sempre nel 2021, inoltre, ha inaugurato con l’App too good to go un’iniziativa contro lo spreco alimentare che si chiama ‘Fabbrica contro lo spreco’. Per sensibilizzazione del cittadino, poi, ha creato una piattaforma digitale dal titolo “Dove lo butto”. Questa ha l’obiettivo di aiutare il consumatore a capire dove eliminare il rifiuto, ma anche a evitare di buttare un prodotto ancora buono.

Infine, il progetto ‘Da Chicco a Chicco’ riutilizza le capsule esauste di caffè che i consumatori riportano nei punti di raccolta. L’alluminio si ricicla all’infinito, mentre il caffè si trasforma in compost per fertilizzare le risaie. Il Banco Alimentare, poi, riceve in riso prodotto.

L’azienda di formaggi Zanetti punta alla sostenibilità alimentare nel settore sociale

Zanetti è un’azienda produttrice di formaggi che promuove delle iniziative certificate sulla sostenibilità sociale. Quattro sono i pilastri fondamentali da considerare: l’ambiente, la salute e la sicurezza sul lavoro, la gestione delle risorse umane e l’etica d’impresa.

Per certificare la loro alimentazione sostenibile optano per una serie di controlli di qualità. Innanzitutto vagliano e certificano le proprietà del latte utilizzato, poi puntano a un rapporto stretto con gli allevatori. Questi devono anche occuparsi del benessere animale. Per un processo produttivo efficace occorre coinvolgere tutti: i clienti, i fornitori, i dipendenti, le pubbliche amministrazioni e le aziende locali.

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Francesca Iaquinto

Francesca Iaquinto

Laureata in Lettere Moderne alla Statale di Milano, è stata studentessa di merito presso il Collegio di Milano per 5 anni. Nel dicembre 2019 ha vinto una Borsa di Studio per la scrittura della tesi presso la Duke University (North Carolina). Attualmente è docente di scuola secondaria, proofreader e scrive per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo costruttivo per diventare pubblicista.

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