Soffrire di Fear Of Better Options (FOBO), cioè della “paura che ci siano opzioni migliori” significa essere in difficoltà cronica sia in caso di scelte difficili e importanti per la propria vita, come rispondere “sì” a una proposta di matrimonio o a una nuova opportunità lavorativa, sia dinanzi a piccoli dilemmi quotidiani, come quale film guardare o cosa fare il venerdì sera. Questa condizione si verifica per il timore di prendere decisioni sbagliate, soprattutto quando ci sono più alternative.

Il creatore di questo termine è l’imprenditore e scrittore statunitense Patrick McGinnis, già noto per aver introdotto nella società il termine FOMO o Fear Of Missing Out, cioè la “paura di perdersi qualcosa di importante” e non vivere al massimo. “La FOBO – spiega McGinnis in un’intervista al quotidiano britannico The Guardian – è la sorella cattiva della FOMO: impedisce di impegnarsi in qualsiasi scelta e allunga i processi decisionali con il rischio di esprimere una preferenza all’ultimo minuto, pensando solo a ciò che è meglio per noi stessi e non agli effetti che l’indecisione ha sugli altri, inducendoli ad allontanarsi da noi”.

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McGinnis sostiene anche che l’uso di internet, dei social media e la nascita di tecnologie sofisticate di machine learning, come l’algoritmo che propone nuovi acquisti in base ai propri gusti e a ciò che si compra, favoriscono lo sviluppo di FOMO e FOBO nella società: Vai su Amazon per acquistare un paio di lacci bianchi e hai oltre 200 scelte, mentre 50 anni fa si andava da Woolworths e si sceglieva tra tre” spiega l’imprenditore.

La FOBO influisce sia sul benessere sociale di chi ne soffre, sia su quello psicologico, in quanto provoca stress e malessere dovuti alla costante ricerca di un’opzione migliore che potrebbe anche non arrivare mai. Ecco perché è importante imparare a riconoscerla e contrastarla. 

Dalle scelte difficili a quelle più semplici, come riconoscere la FOBO

Chi soffre di FOBO, dopo aver deciso cosa fare, tende facilmente a pentirsi della scelta fatta e a pensare che avrebbe potuto optare per qualcosa di meglio. Può sembrare una forma di insicurezza cronica o costante insoddisfazione, ma si tratta di un sistematico prendere tempo non solo in caso di scelte difficili o importanti per la propria vita, ma anche dinanzi a piccole indecisioni, lasciandosi influenzare dall’ansia di dover analizzare scrupolosamente tutte le possibili alternative.

Un altro sintomo di Fear Of Better Options è il non riuscire ad accontentarsi delle opzioni che si hanno a disposizione in quel momento e attenderne delle altre prima di prendere una decisione, questo anche a discapito di altre persone. Si vive costantemente nel “forse” o nel “ti faccio sapere”, con la tendenza a scomparire quando si tratta di finalizzare i piani oppure a cancellarli all’ultimo minuto in caso di un’opzione migliore.

Come superare la paura di prendere decisioni

Per imparare a gestire la FOBO bisogna convincersi che la perfezione non esiste e che ogni decisione, per quanto sembri la migliore, può comunque rivelarsi un errore. È giusto prendersi del tempo per valutare le conseguenze delle proprie scelte e analizzare i vari scenari, stabilendo, quindi, quali sono i requisiti più importanti che un’opzione deve avere per trasformarsi in soluzione.

Spesso la Fear Of Better Options insorge quando si tergiversa o si esita nel prendere decisioni per timore di dire “no”, in questi casi si tende ad aspettare per capire se è possibile accontentare tutti o comunque non scontentare nessuno. La capacità di dire “no” non è innata, ma si apprende con la pratica: per liberarsi della FOBO ci si può esercitare a dire “no” in caso di opzioni od opportunità al di fuori delle proprie possibilità o preferenze.

Anche fare una lista di tutti gli aspetti positivi e negativi delle singole opzioni può aiutare a scegliere: leggerle su carta aiuta a riorganizzare i pensieri, a schematizzare tutte le alternative e a scartare quelle meno convincenti.

Le scelte difficili sono spesso legate a importanti variazioni nella propria vita, in questi casi la FOBO è una manifestazione della paura di cambiare: “scegliere” significa uscire dalla comfort zone e modificare il proprio “status quo”. Prendere consapevolezza di questo evita di bloccarsi davanti a una decisione, favorendo il cambiamento, che è quasi sempre fisiologico e riflette esigenze interne di cui spesso non si è coscienti.

L’ultimo consiglio è quello che lo stesso McGinnis definisce regola d’oro, cioè: “trattare gli altri come si vorrebbe essere trattati da loro”, questo vuol dire ricorrere all’empatia e cercare di capire come la propria indecisione possa influire sulle altre persone e danneggiarle.

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Brunella Mascolo

Brunella Mascolo

Logopedista e aspirante pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al progetto formativo realizzato dall'Associazione Italiana Giornalismo Costruttivo. Come professionista sanitario, nonché persona molto empatica e introspettiva, scrivo principalmente di tematiche inerenti alla crescita personale e alla prevenzione e alla tutela della salute e del benessere mentale.

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